Situato a 470 metri s.l.m., è ubicato alle pendici dei Monti Lucretili e dei Monti Simbruini, nella Valle del Bagnatore, al confine tra il Lazio e l'Abruzzo...
Lo stemma di Arsoli ha la forma di uno scudo di colore azzurro, con all'interno la fenice d'oro fissante il sole orizzontale destro, che trae origine dalle fiamme rosse e legni neri. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole d'oro "post fata resurgo" (dopo le avversità risorgo). Lo scudo è ornato da fronde di ulivo (simbolo di pace) e quercia (simbolo di forza) unite dal nastro tricolore. Sopra lo scudo una corona d'argento a forma di castello. La presenza della fenice nello stemma di Arsoli fu introdotta intorno al Seicento, quando il paese fu più volte dilaniato da incendi, saccheggi, epidemie di gravi malattie, dalle quali tuttavia riuscì sempre a trovare la forza di rinascere.
L'etimologia del nome Arsoli deriverebbe dalla denominazione del colle sui fianchi del quale si adagia il paese "mons qui vocatur saxa seu Arsula" (il monte che è chiamato Sasso o Arsula ovvero rupe o roccia a strapiombo. Secondo alcuni infatti si sarebbe formato da arx (rocca) e saxa (sasso) ad evidenziare la sua collocazione sul colle da qui il termine Arsula col quale il paese era noto in passato). Altri invece ipotizzano che il suo nome derivi dal latino arsus, ossia bruciato o arido.
Il cuore pulsante del borgo è la Piazza Valeria, dalla forma allungata, occupata ad un'estremità da una cinquecentesca fontana ottagonale e all'altra da una colonna miliare romana dell'antica via Valeria, sormontata da una statua della fenice.
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