Roviano è un paese arroccato a 523 metri s.l.m., su una piccola piana che si affaccia sulla Valle dell'Aniene, posto a sentinella lì dove detta Valle si restringe, fra i Monti Affiliani e il Monte Sant'Elia (alto 990 metri), per l'ansa del fiume...
Si ritiene che il toponimo derivi dalla gens romana Rubria. I Rubri, probabilmente erano proprietari dei terreni e insediatisi nella zona dopo la sottomissione degli Equi avvenuta nel 304 A.C. Si aggiunse in seguito il suffisso-anus (appartenenza) e così nacque il nome Rubrianum, trasformatosi poi in Rubianum e quindi in Roviano.
Rovianello o "Castrum Rubianelli" , sono ruderi situati ad ovest a circa 1 km dal paese. Di epoca medievale fu distrutto da Muzio Colonna (signore di Roviano) tra il 1585 e il 1590. Il papa Sisto V dette il suo assenso alla distruzione con la scusa che era abitata da briganti e criminali. Non è accertato se fosse un borgo autonomo o facesse parte dello stesso comune di Roviano di epoca medievale. Fu abbandonato in seguito a delle di pestilenze.
Porta Scaramuccia venne costruita nella seconda metà del XIV sec. Il suo nome si deve ad una "scaramuccia" (un conflitto) scoppiata nel 1570 tra gli abitanti di Roviano (a quell'epoca sotto i Colonna) e quelli di Arsoli (sotto gli Zambeccari) per il controllo di alcune sorgenti nel territorio (il corso d'acqua della Meliga). La Porta fu abbattuta dal Comune nel 1878 ma Camillo Massimo la ricostruì dieci anni dopo.
Pischera è un'antica fontana, costruita da Alfonso Colonna intorno alla prima metà del XVI sec.
Mura poligonali risalenti alla fine della civiltà equa o al primo periodo dell'occupazione romana.
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