Una delle caratteristiche principali del territorio prenestino sono le arcate degli acquedotti che lo attraversano, l'Anio Vetus, l'Aqua Marcia, l'Anio Novus e l'Aqua Claudia e i ponti sui quali superano i dislivelli: Ponte S.Pietro, Ponte della Mola, Ponte S. Antonio e soprattutto Ponte Lupo...
Il nome Praeneste deriva da "Prenesteo" luogo alto su cui sorge la città. Praeneste era denominata anche città corona in riferimento alle corone di elce comunemente usate dal popolo di origine in occasioni di festa e riti religiosi. Il nome del fondatore è incerto: Ceculo o Telegono o Prenesto o Erulo.
Secondo molti studiosi, a seguito del ritrovamento di numerosi materiali e soprattutto di iscrizioni a carattere pubblico, nei pressi della chiesa di S.Maria dell'Aquila è probabile che fosse presente un secondo foro (in aggiunta a quello di piazza Margherita) costruito nel periodo posteriore a Silla, quando la città si era espansa verso Sud. Dall'analisi delle iscrizioni rinvenute si ritiene infatti che in questa area vi fossero dei portici, la Curia, i santuari dei Penati, di Mercurio e forse di Minerva.
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