All'estremità sud-est è la Piazza d'Oro (nome datole per la ricchezza dei reperti qui rinvenuti), in cui si evidenzia un peristilio di 60 colonne a forma ottagonale con lati curvilinei concavi (che a est e a ovest permettono di raggiungere lussuosi ambienti) e convessi (allo loro corrispondenza ci sono dei piccoli ninfei).
Sull'asse centrale della piazza, è il monumentale Ninfeo di Palazzo, semicircolare (chiamato così per i due bacini ovali di fontana e utilizzato probabilmente come triclinio estivo) posto al centro del piazzale lastricato in opus spicatum.
A settentrione della citata Piazza d'Oro si trova la Sala dei Pilastri dorici a cui si accedeva tramite un cortile. L'ampio ambiente rettangolare è delimitato da un porticato, scaricante su trentasei pilastri pure rettangolari scanalati e avente una copertura a botte.
Quindi abbiamo il Peristilio di Palazzo che costituisce il secondo dei tre grandi cortili porticati considerati dagli studiosi punti fondamentali di riferimento dell'esteso complesso imperiale. Su di esso si apre una grande sala con pianta basilicale divisa in tre navate. Nel pavimento sarebbero stati inseriti cinque quadri in mosaico policromo.
Quindi, in vista del Pecile, troviamo il terzo cortile ovvero Il Peristilio delle Biblioteche. È delimitato da un porticato poggiante su colonne corinzie. Sudi esso si affacciano due fabbricati a più piani chiamati erroneamente Biblioteca Latina e Biblioteca Greca (probabilmente utilizzati come triclini estivi).
Sul lato nord è la Biblioteca privata, ovvero una sala quadrangolare con nove nicchie che contenevano armadi per i libri
A nord-est del peristilio troviamo l'edificio detto Hospitalia, riservato agli ospiti.
Troviamo quindi un altro gruppo di ambienti dislocati intorno a un salone, il cosiddetto triclinio imperiale, si apriva su un colonnato con splendidi capitelli corinzi.
Vicinissimo è il Padiglione di Tempe, una vasta terrazza panoramica da cui la vista spazia sulla sottostante e pittoresca valle del fosso dell'Acqua Ferrata, chiamata da Adriano Valle di Tempe in ricordo di quella visitata in Tessaglia.
Infine non dobbiamo dimenticare la "chicca" del Palazzo Imperiale ovvero il Teatro Marittimo, l'edificio che meglio rivela la personalità di Adriano come sovrano, come uomo, come filosofo, come poeta.