Nel corso del restauro del 1950, seguito al bombardamento, la chiesa è stata spogliata di tutti gli ornamenti barocchi che nascondevano l'originaria struttura. L'originario aspetto medievale, infatti, era stato trasformato nel 1730 nel corso dei lavori commissionati dal padre carmelitano Cornacchioli che dotò l'edificio di altari e ornamenti di gusto barocco, coprì il tetto con soffitto di legno e inserì tre altari su ciascun lato.
Il
Campanile, a base quadrata, è composto da un basamento
e tre ripiani; il basamento ed il primo ripiano sono risalenti
al XII sec. mentre i due ripiani sovrastanti, in cui è
posizionata la cella campanaria, sono del XIV sec. La
chiesa è costituita da tre navate
sostenute da due serie di nove colonne con capitello di
ordine Ionico, di cui dodici originali in marmo cipollino
e sei di ristrutturazione.
Le colonne sono collegate ad archi che sostengono le pareti
con monofore sulle quali poggia la copertura a tetto. Nella
zona centrale della navata principale è presente un pavimento
di marmi policromi in opera cosmatesca.
In fondo alle tre
navate è presente l'abside. La chiesa possedeva una decorazione
ad affresco sulle pareti, nella zone absidale e nella cripta
sottostante
(delle quali restano notizie solo dalle fonti documentarie).
Si tratta di un'opera estremamente importante in quanto testimonianza
dell'evoluzione della pittura laziale nell'arco del XIII sec.
e dei rapporti con la capitale.
Alle pareti sono presenti
due affreschi sacri, i soli rimasti del XII sec: una scena
della Crocifissione
e una scena di Madonna con Bambino con ai lati i Santi Pietro
e Paolo .
In questa chiesa, fino al 1641, venne custodito il gruppo
ligneo raffigurante la Deposizione di Cristo (opera di grandissimo
pregio della scultura romanica del XII-XIII sec.) prima che
fosse portato nella Cattedrale
di S.Lorenzo.