Il Palazzo Cenci-Bolognetti si trova nel centro storico di Vicovaro; ha subito naturalmente nel corso del tempo vari rimaneggiamenti infatti ingloba le strutture del trecentesco Palazzo Orsini. Al periodo del Medioevo ed a quello successivo del Rinascimento risalgono i resti del “Maschio” (una torre quadrata), la possente Rocca con le splendide torri cilindriche, il varco che un tempo permetteva agli Orsini di entrare nell’edificio. Apprezzabili sono infatti la quattrocentesca arcata gotica realizzata in marmo ed alcuni resti seppure incompleti di affreschi. L’insieme del Palazzo, così come attualmente si presenta, è invece databile alla fine del XVII sec.; fu allora infatti che su progetto dell’architetto Sebastiano Cipriani fu messa mano ad un’opera risolutiva volta ad ampliare la vecchia residenza degli Orsini (che era stata edificata tra la Rocca e la Porta superiore nel lontano Quattrocento) divenuta troppo angusta ed antiquata.
Un energico lavoro di ammodernamento unito al citato ampliamento portò il Palazzo ad assumere una veste nuova di signorilità, di lusso, di comodità. Fabio Gori nel suo “Viaggio pittorico- antiquario da Roma a Tivoli e Subiaco” così scrive: “Nel Cortile è munito di troniere pei cannoni l'ingresso del vecchio Castello dove in sicurezza rifuggiva la valorosa Famiglia che per insegna un Orso portava.
Nel percorrere gli Appartamenti degli Orsini chi non rammenta il Congresso che vi ebbero l'anno 1494 ai 13 luglio i due grandi Sovrani Alessandro PP. VI, ed Alfonso II Re di Napoli per collegarsi contro la discesa di Carlo VIII di Angiò.
Li ricevette il Principe Virginio Orsini, Cavaliere di bel tratto, di ampio petto e di robuste membra. Son troppo noti i caratteri de' tre Personaggi per sostarmi io qui a delinearli... Negli Appartamenti Bolognetti, fra le incisioni e i quadri spicca il ritratto di M. Antonio Coccio Sabellico, nato in Vicovaro nel 1436... Nel muro del Salone pende un gran quadro rappresentante Vicovaro ai 14 febbraro 1557 ricuperato dall'Esercito della Chiesa, scacciandone gl'Imperiali. Uscendo per l'Ingresso principale al secondo ripiano della scala si osservi la celebre lapide trovata nel 1757, che servì per determinare il sito della Villa di Orazio.
VAL . MAXIMA . MATER-DOMNI . PREDIA . VAL-DVLCISSIMA FILIA-QVE VIXIT ANNIS XXX-VI MEN II D XII IN PRE-DIIS SVIS MASSE MANDELANE . SEPRETORVM-HERCVLES . QVESQN PACE. Nel primo ripiano vedonsi due iscrizioni affisse al muro. La prima fu causa che Varia si tenesse per Municipio:M . HELVIVS . M. F. CAM. RVFVS-CIVICA. PRIM. PIL-BALNEVM-MVNICIPIBVS. ET. INCOLIS. DEDIT.
La Seconda è quella che abbiamo detto trovata alla Madonna del Sepolcro:
MVNATIA SPF- C MVNATIVS - † L. PAMPHIL-IN AGR. P. XIIX."
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