La loggia č arricchita da volute barocche e da contrafforti. Sempre agli Astalli si deve l’aggiunta di un piano del castello che quindi si sviluppa su cinque livelli lì dove il terreno č più scosceso. Naturalmente i locali adibiti a cucine erano situati nel seminterrato mentre nel primo piano si trovavano le stanze che erano riservate al culto, allo studio, ai vari lavori. Al piano nobile (primo piano) troviamo le sale di rappresentanza e quelle private; agli ospiti invece erano riservate le camere del secondo piano mentre l’ultimo era occupato dalla servitù. Uno scalone centrale ed una scala a chiocciola permettono di collegare i vari piani. Molto ben affrescate sono alcune sale quali la “sala della Gerusalemme Liberata” (piano terra), il “salone delle prospettive” del 1641 (I° piano), una splendida “sala da bagno” (I°piano) con artistiche raffigurazioni pittoriche legate all’episodio di Mosé e del miracolo dell’acqua, non che la “sala dei Ciclopi”.
Tali pitture sono opera di G.A.Canini discepolo del Domenichino; egli le realizzò dietro commissione del Cardinale Astalli e di suo fratello Tiberio in quanto gli Astalli stavano attraversando un periodo particolarmente felice grazie alla politica matrimoniale da loro attuata a partire dal XVI sec.
La loro posizione sociale a Roma si era poi rafforzata in seguito al matrimonio tra Tiberio di Fulvio Astalli e Vittoria Maidalchini, nipote di Donna Olimpia Maidalchini(celebre cognata di papa Innocenzo X Pamphili). Tale unione matrimoniale facilitò la carriera ecclesiastica di Camillo, fratello di Tiberio e primogenito degli Astalli. Tuttavia, anche se in un primo tempo Camillo ebbe la strada spianata, successivamente incontrò molti ostacoli. Il potere di una nobile casata si valutava non solo dalla sua ricchezza e dalle sue alleanze ma anche da quali e quante commissioni artistiche affidava a questo o a quell’artista.