I castelli sorti nel X sec., essendo centri in cui erano insediate signorie territoriali, erano ben diversi quindi dalle fortezze romane e longobarde entrambe tese a controllare posizioni strategiche importantissime militarmente.
Si è detto inizialmente che il castello sorgeva sempre in posizioni elevate meglio difendibili ma non si è detto che in origine non era altro che un terrapieno circolare, delimitato da un vallo e da una palizzata in legno, e finalizzato ad accogliere, in caso di attacco nemico, gli abitanti locali nel suo interno.


Ingrandisce foto Castello Brancaccio di San Gregorio

Si deve però all'esperienza delle Crociate l'evoluzione muraria del castello, infatti, per contrastare le indiscusse tecniche di assedio che gli Arabi possedevano, fu necessario migliorare ed affinare le tecniche difensive di tali manieri recuperando, modificando ed adattando alcuni elementi che i Romani avevano fatti propri nell'architettura militare.

Fu così che la cinta muraria fu duplicata ed in alcuni casi persino triplicata; in essa furono aperte caditoie e feritoie per far in modo che gli assediati, protetti dalle possenti mura, potessero gettare sul nemico assediante ogni genere di oggetto, fecero la loro comparsa ponti levatoi e fossati mentre nel cortile interno, posizionato centralmente, fu innalzato il mastio.
Solo dal XIII sec. il castello divenne anche residenza ufficiale del signore, centro amministrativo e fortezza. In esso è possibile cogliere tre elementi peculiari: la "cinta", circondata dal fossato e caratterizzata dalla presenza di torri, il "mastio", sede del tesoro e dell'armeria, situato nella parte più protetta ed infine il "palatium", vale a dire la residenza del signore.

Il Castello Theodoli
Ingrandisce foto Il Castello Theodoli di Ciciliano

Nei sec. XIV e XV in Italia ritroviamo la tipologia del castello in alcuni edifici pubblici quali il palazzo della Signoria a Firenze, tanto per citarne uno. In seguito, affermandosi le signorie, il castello, anche se continuò a mantenere una struttura difensiva nell'architettura, divenne sempre più il luogo di residenza stabile del signore.
Splendido esempio dell'evoluzione dei castelli in lussuose dimore signorili nel XV-XVI sec. sono in Francia i castelli della Loira.

Tornando in Italia occorre aggiungere un'ultima cosa: i castelli ad un certo punto (a partire dal XIII sec.) divennero centri strategici per il dominio del territorio e per questo costituirono oggetto di contesa tra il papato (allora teso ad affermare la supremazia della Chiesa sull'Impero e quindi ad asserire il diritto di detenere il potere spirituale e quello temporale, vedi la simbologia delle due chiavi o quella del sole e della luna) e le varie famiglie nobili locali sostenitori magari dell'imperatore.

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