Attualmente
la sacra icona lascia il santuario la mattina presto su una
macchina processionale "leggera" in cedro del Libano,
trasportata dai boatteri o buttari (conducenti dei buoi) ed
accompagnata dai frati cappuccini e dai fedeli. La confraternita
dei buttari riconosce come patrono S.Isidoro, l'agricoltore
che, arando il suo podere, avrebbe trovato la tavola raffigurante
la Vergine di Quintiliolo, forse interrata per essere sottratta
ai barbari iconoclasti (distruttori delle immagini sacre).
Arriva poi all'Arco trionfale, situato non lontano dall'ingresso
della Villa
Gregoriana, accolta dal tradizionale sparo di maggio sul
Monte Catillo annunciante alla popolazione il Suo arrivo.
Qui ad attenderla è anche il Parroco della Cattedrale
che deve prenderLa in consegna dai Frati Cappuccini.
L'arco,
in origine costruito in cemento nel 1921 e poi rivestito
con la pietra locale, il travertino, nel 1955 per il
secondo centenario dell'incoronazione (8 giugno 1755),
accoglie l'icona che viene traslata su un'altra macchina
processionale del Settecento. Quest'ultima, restaurata
negli ultimi anni è chiaramente molto più
imponente e quindi più pesante. Con essa la Madonna
fa il suo ingresso trionfale nella città di Tivoli.
Molto bello è il manto, progettato dai fratelli Marinucci,
ricamato in oro fino dall'artigianato sacro di Roma, realizzato
nel 1976 dalla tiburtina Margherita Fantini Benedetti e finanziato
da alcuni devoti tiburtini.
Questo manto ha sostituito quello più antico del 1887 chiaramente deteriorato e conservato attualmente nel Duomo. Vi è illustrata la visione dell'Apocalisse: il grande monogramma di Maria (la donna vestita di sole)al centro; sopra dodici stelle sotto la falce di luna. La parte frontale della macchina processionale è costituita da un baldacchino con ai lati due colonne terminanti con fiaccole mentre nella parte superiore due angeli librati in volo reggono una bellissima corona, sovrastata dal globo crucigero. In basso sono raffigurati due angeli che sembrano invitare ad adorare la Vergine che è collocata in una raggiera, contornata da nuvole argentee tra cui spuntano visini angelici.
Tutta questa macchina ha simboli e significato religioso. È innegabile che, volendo i tiburtini ospitare per tre mesi nella cattedrale di san Lorenzo la Vergine dell'Abbondanza, protettrice dei loro raccolti, che lasciava il su santuario, si sono ispirati nel fare il baldacchino processionale al celebre episodio della visita della Madonna a sua cugina Elisabetta presso cui restò tre mesi.
L'evangelista Luca definisce l'allora Maria incinta Arca della nuova alleanza. Orbene il baldacchino processionale tiburtino è costituito dalla presenza di un insieme di simboli e significati religiosi utilizzati pure nell'arca descritta nell'Antico Testamento. I due angeli inginocchiati che sorreggono tra nubi di gloria e raggiera il quadro della Vergine richiamano i due cherubini d'oro che sorreggevano tra le nubi l'immagine luminosa di Dio;le due tortili colonne dorate richiamano quelle che davano l'accesso al tempio di Salomone (Maria permette l'accesso al tempio celeste); l'enorme corona terminante nel globo crucigero e sostenuta da due angeli librati in volo simboleggia che la Vergine partecipa alla regalità del Figlio.
Ripartita la processione dopo la sosta sotto l'Arco viene quindi celebrata una solenne messa a cui partecipano
tutte le autorità ecclesiastiche e laiche nonché
i fedeli; per sopperire all'enorme affluenza ultimamente il
rito viene svolto nel vicino Piazzale Massimo dopo di che
si forma il corteo processionale che, passando per via Domenico
Giuliani sull'infiorata organizzata dalla contrada Via Maggiore,
sosta davanti all'ospedale per confortare i malati, attraversa
la città giungendo alla Cattedrale tra applausi e commozione
unanime. Il ritorno della Madonna al Suo santuario avviene
tradizionalmente sempre la mattina presto della prima domenica
di agosto, in forma meno solenne ma non per questo meno emozionante:
secondo la tradizione i buttari, che trasportano la macchina
processionale, camminano in fretta poiché la Vergine
vuole tornare "a casa Sua" quanto prima.