Da Largo S.Angelo, dove è posta l'entrata di Villa Gregoriana, ha inizio la via di Quintilio Varo. Sulla sinistra si incontra subito l'arco di travertino dove viene sosta l'immagine sacra della Madonna di Quintiliolo al momento della sua venuta a Tivoli ogni prima domenica di maggio. Dopo aver incontrato il primo ponte della linea ferroviaria Roma-Pescara, finisce la Via di Quintilio Varo ed inizia la strada provinciale per Marcellina. Poco più avanti sulla destra vi è la tenuta di S.Angelo in Piavola, l'antica chiesa di cui faceva parte un monastero, passato ai monaci Olivetani, in seguito di proprietà dei principi Massimo che lo trasformarono in Casale di campagna.
Dopo aver superato il secondo ponte della ferrovia, si incontra sulla destra il cosiddetto "Trono", il luogo dove Papa Gregorio XVI assistette con la sua corte al primo salto della grande cascata artificiale dell'Aniene nell'anno 1835. Da qui il panorama che si gode lascia i visitatori con il fiato sospeso: la cascata, i templi dell'acropoli ed in lontananza il Santuario d'Ercole Vincitore.
Proseguendo lungo la strada provinciale merita una visita la piccola chiesa che si trova sulla sinistra dedicata a S.Antonio da Padova, costruita sulle presunte rovine della Villa di Orazio Flacco, donatagli, secondo alcune fonti storiche, da Mecenate. La chiesetta, da poco restaurata ma purtroppo non visitabile all'interno, è sospesa sul dirupo mozzafiato. Poco più avanti una piccola edicola dedicata alla Madonna di Loreto, fa da spartitraffico tra la provinciale per Marcellina e la strada Maria SS.ma di Quintiliolo resa carrozzabile intorno al 1808, subito dopo la rovina del ponte di S.Rocco sull'Aniene. Su questa artiera, fiancheggiata da oliveti, si incontra la chiesa dedicata alla Madonna SS.ma di Quintiliolo e, a seguire, le rovine della Villa di Quintilio Varo.
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