Cerchiamo di dare in sintesi le principali informazioni sul ritrovamento del gioiello, sui personaggi, sulla tomba ritrovata intatta ed ancora chiusa il che suscitò la curiosità di esperti archeologi nazionali e stranieri. Nella tomba di famiglia, detta “delle ghirlande” a causa di due corone poste sui due corpi, sono stati sepolti una ricca matrona romana, Ebuzia Quarta, e suo figlio Tito Carvilio Gemello, avuto dal primo marito Tito Carvilio della tribù Sergia. Il prof. Lorenzo Costantini, bioarcheologo del Museo dell'Arte Orientale di Roma, esaminando il polline è riuscito a stabilire che i fiori utilizzati per detti serti erano viole, rose e lilium per cui, anche se in anni differenti, i due morirono all'inizio dell'estate. Detti fiori forse erano coltivati nel giardino della loro villa suburbana di Tusculum. Il giovane morì prima della madre (le iscrizioni sul suo sarcofago sono molto eleganti e accurate dovute al grande amore materno ed al dolore per la perdita del figlio); Ebuzia morì invece più tardi a 40/45 anni e fu Antestia Balbina, la figlia avuta dal suo secondo marito, a provvedere a inumarla in quanto la defunta non era più sposata.
L'anello
I due corpi non sono stati cremati, come si usava invece nell'antica Roma, ma o imbalsamati o mummificati secondo la moda egittizante. Tutta una serie di particolari concordano a questa tesi: le tracce di mirra per mantenere i resti, un nocciolo di dattero trovato nel sarcofago di Ebuzia, le sculture sui sarcofagi imitanti le palme dei datteri, la caseina di capra nella parrucca della matrona (il latte di capra era usato durante i riti di Iside) il fatto che nella bocca dei due non sia stata trovata la moneta che il defunto doveva dare come obolo a Caronte per essere traghettato nell'Ade. A proposito dell'acconciatura della matrona essa è molto singolare e rivela una mescolanza di influenza egizia ed europea; la parrucca è un insieme di capelli umani rossi, oro, peli di animali e fibre vegetali.
Un mistero avvolge la morte di Carvilio: morì per una setticemia (in seguito alla ferita al femore destro) o per avvelenamento come attesterebbe la massiccia presenza di arsenico?
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