Ben presto la confraternita, grazie al suo impegno assistenziale, ricevette molte donazioni testamentarie il che arricchì enormemente il suo patrimonio tanto che essa nel 1561 istituì un Monte di Pietà per sottrarre chi era in difficoltà finanziaria dalla "voracità dei perfidi ebrei" dando prestiti con il quattro per cento d'interesse poi sceso a poco più del 3% (nel 1600 a Tivoli i Gesuiti gestivano altri cinque Monti di Pietà).
Il
predetto Monte di Pietà di S.Giovanni trovò
ubicazione per volere del vescovo A.Fonseca nel Palazzo Cianti,
ancora esistente e situato di fianco all'odierno ospedale;
nel medesimo palazzo trovò sistemazione anche il Monte
Frumentario (anch'esso gestito dalla confraternita di S.Giovanni)
che aveva il compito, ereditato dal medioevo dall'università
di agraria, di accantonare un quantitativo di grano da distribuire
ai poveri.
La confraternita di S.Giovanni Evangelista cedette la gestione
dell'ospedale ai Frati Fatebenefratelli nel 1729 (l'ordine
creato da S.Giovanni di Dio a Granada nel 1537) ma mantenne
il controllo sulla chiesa omonima e sull'oratorio ancora per
poco tempo essendo poi soppressa. La gestione dei Fatebenefratelli
durò fino al 1923.