Decorò chiese, teatri e ville di campagna sia in Inghilterra che in Irlanda, eseguì molte apprezzatissime incisioni, che espose in varie occasioni alla reale Accademia di Londra, e che adoperò come collaboratore nei disegni della pubblicazione "A collection of Capitels and Friezes drawn from the Antique" (1820-1830).
Nel 1819 ricordiamo la sua opera nei vasti affreschi per la chiesa cattolica di St Mary Moorfields, a Londra, mentre lo scultore Giovanni Battista Comolli (1775-1831) eseguiva l'altare e le decorazioni in marmo. Accanto alla sua attività di pittore e di decoratore ebbe grande fama anche quella di litografo, tra i più reputati del tempo ("Ritratto di Re Giorgio IV nel costume dell'Ordine della Giarrettiera", "Interno della Cattedrale di Anversa", "Vedute della Svizzera" etc). Con litografie collaborò ai primi quattro volumi della monumentale opera "Antiquities of Mexico" (1831-1848) di lord Kingsborough, una raccolta di riproduzioni in facsimile della letteratura mesoamericana come codici Maya, codici Mixtechi e codici Aztechi, nonché resoconti storici e descrizioni di esploratori di rovine archeologiche.
L'opera appunto fu assemblata e pubblicata da Edward King, Viscount Kingsborough, (1795-1837), un nobile irlandese che cercò di dimostrare come i popoli indigeni delle Americhe fossero una tribù perduta di Israele. Mentre gran parte del materiale appartiene a culture precolombiane, ci sono anche documenti rilevanti per gli studi sulla conquista spagnola dell'Impero azteco.
I volumi avevano lo scopo di rendere disponibili per lo studio copie di manoscritti rari nelle collezioni europee, ed infatti il titolo completo è "Antiquities of Mexico: comprising fac-similes of ancient Mexican paintings and hieroglyphics, preserved in the royal libraries of Paris, Berlin and Dresden, in the Imperial library of Vienna, in the Vatican library; in the Borgian museum at Rome; in the library of the Institute at Bologna; and in the Bodleian library at Oxford. Together with the Monuments of New Spain, by M. Dupaix: with their respective scales of measurement and accompanying descriptions. The whole illustrated by many valuable inedited manuscripts, by Augustine Aglio. London: A. Aglio (Vols. 1-5), R. Havell (Vols. 6-7), H.G. Bohn (Vols. 8-9)".
L'opera si compone appunto di nove volumi, ciascuno pubblicato in un grande formato (cm. 55x39). Inizialmente ne erano previsto dieci, ma Lord Kingsborough morì prima che il lavoro potesse essere completato. Kingsborough commissionò proprio al paesaggista italiano Agostino Aglio la fornitura dei disegni e delle litografie riproduttive delle opere d'arte e dei codici mesoamericani utilizzati per illustrare i volumi, proprio perché il cremonese aveva già illustrato antichità dell'antico Egitto e della Magna Grecia per conto dell'architetto inglese William Wilkins.
Aglio trascorse ben sei anni viaggiando nelle biblioteche e nei musei d'Europa per esaminare e disegnare tutti i documenti, i manufatti e i manoscritti dell'antico Messico e che erano conosciuti nelle collezioni europee dell'epoca. Molti dei facsimili dei codici sono colorati a mano. Altri suoi lavori sono: le decorazioni dell'Opera House; quelle al Drurj Lane nel teatro Olimpia di Londra; Il "Ritratto della Regina Vittoria". Due acquerelli, "Tempio della Tosse" e "Tivoli", sono conservati nel Victoria and Albert Museum di Londra, insieme a molti altri suoi disegni e stampe. Da notare che nel 1849 fu colpito da una paralisi e continuò ad operare con la mano sinistra.