Sulla Via Valeria era situata una chiesa dedicata al diacono o subdiacono San Valerio che lo storico A. Del Re considerava nativo di Tivoli. La chiesa fu costruita secondo questo studioso nel 1138 essendo papa Innocenzo II e fu consacrata da Guido Cardinale del titolo di S.Adriano. Il Crocchiante ricorda ne "L'istoria delle chiese della città di Tivoli" che un'iscrizione, ai suoi tempi già non più visibile, su una lapide di marmo (ubicata nella parte destra dell'altare) ne ricordava l'edificazione. Vari erano i sepolcri situati nel pavimento di questa chiesa, molti dei quali anonimi. In due soltanto si leggevano i nomi : quelli degli Ambrosii e dei Romaniis. La chiesa aveva un solo altare sormontato da un quadro in tela; vi erano raffigurati S.Valerio e S.Caterina Vergine e Martire in atto di adorazione del Bambin Gesù in braccio alla Madonna. Tale "mentovato quadro in tela", secondo il Crocchiante, per volontà del Rettore di quel tempo aveva sostituito la tanto venerata statua lignea di S.Valerio (realizzata intorno al 1138, anno della edificazione della chiesa) forse perché, almeno lui così ipotizza, era troppo consumata.
Tale scultura lignea a mezzo rilievo, che A. Del Re cita nel X cap. di "Antichità tiburtine", é di autore ignoto, di arte romanica realizzata nel XII sec., alta cm.1,15; raffigura S.Valerio, nimbato d'oro, col viso sbarbato, rivestito da tunica, dalmatica, stola e con ai piedi i "compagia". La statua, in legno scolpito e dipinto (116x34x37 cm.), era quindi custodita nella chiesa omonima che fu demolita il 2 maggio del 1777, essendo consenziente l'allora Vescovo di Tivoli, Giulio Mattei Natali, onde favorire l'ampliamento della Via Valeria. Il 26 aprile dello stesso anno era stato ottenuto il permesso di abbattere detta chiesa cogliendo l'occasione di una visita a Subiaco fatta dal Pontefice Pio VI.
Gli arredi sacri della distrutta chiesa di S.Valerio furono spartiti tra le parrocchie vicine: S.Giorgio (nella vicina "Cittadella", vecchia Acropoli) e S.Michele Arcangelo (in Piazza Palatina-Piazza delle Erbe). Il rilievo predetto invece finì nella chiesa di S.Cecilia in Via Valeria ma, quando anch'essa fu distrutta, passò nella chiesa dei Ss. Filippo e Lorenzo (o Lorenzolo) in Via della Missione. Quest'ultima chiesa dipendeva dal Capitolo Lateranense che nel 1917 cedette la statua di S.Valerio alla chiesa di S.Silvestro dove per molti anni fu custodita nella parete destra.
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