II ponte romano, cosiddetto "dei sepolcri" per la presenza dell'adiacente necropoli, è situato presso la Villa Gregoriana ed è il più piccolo dei tre ponti che l'Aniene aveva presso Tivoli. Ci sono pervenuti i resti di una sola arcata e di un pilastro che sorreggeva la seconda, in gran parte interrati nel dopoguerra dallo scarico delle macerie degli edifici distrutti. Restano brandelli di murature in opus incertum e parte della rampa di discesa alla necropoli in opera reticolata.
Sopra un lato del ponte si trova un pilastro di sostegno per l'accesso ad una scalinata, che scendeva nel sottostante sepolcreto: esso era situato sulla sponda destra dell'Aniene, a cavallo della via Valeria, e fu lungamente utilizzato per le sepolture dal I sec. a.C. al III sec. d.C. Fra queste spicca la tomba della Vestale Cossinia, ancora visibile.
I ritrovamenti avvenuti, soprattutto durante i lavori per
il traforo dei cunicoli gregoriani e la deviazione dell'Aniene,
hanno messo in evidenza che il sepolcreto era diviso in due
settori, riservati alla plebe e ai patrizi.
I reperti archeologici furono raccolti nel piccolo Museo comunale,
situato presso lo stesso ponte dei sepolcri; poi, con la distruzione
dell'edificio per cause belliche, vari cippi funerari rimasero
nuovamente interrati, mentre altri sono stati trasferiti nella
Villa Gregoriana.
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