Le Università di arti e mestieri erano particolarmente floride nel medioevo. Ciascuna di esse comprende tutti coloro che si dedicano alla stessa arte o che praticano lo stesso mestiere: abbiamo così le università degli ortolani, dei calzolai, dei sarti, dei butteri, dei falegnami e così via. Oltre ad essere presenti nella vita civile con le proprie attività, esse ricoprivano in passato vasta importanza anche nel campo religioso.
Sotto questo aspetto erano organizzate in confraternite e ognuna possedeva un santo protettore, scelto di solito tra uno di quelli che aveva esercitato lo stesso mestiere. Il simbolo di ciascuna università era il doppiere, un grande cero che veniva fatto ardere nelle festività religiose e nel giorno della festa del santo protettore dell'arte.
All'inizio dell'ottocento venne abbandonato l'uso dei talami, sostituiti dalla statua lignea del santo patrono (i cosiddetti "santarelli") che ancora oggi un artiere reca in processione.
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