Il grammatico Verrio Flacco, nativo forse di origine prenestina, tra il 6 ed il 10 d.C elaborò un calendario di cui a partire dalla fine del XVIII sec sono stati trovati vari frammenti nell'antica Praeneste (oggi Palestrina). In origine i Fasti di Verrio Flacco, precettore dei nipoti di Augusto, erano scolpiti su 12 lastre (una per ogni mese) ed erano esposti come di consueto nel foro (in questo caso prenestino) perchè erano propaganda di regime riportando tutta una serie di informazioni sulle ricorrenze legate alla figura dell'imperatore. Nell'età arcaica invece erano i sacerdoti ed i sacerdoti a custodire il calendario; solo nel 304 a.C. anno fu deciso di esporlo al pubblico. Nei Fasti di Verrio Flacco è riportato sia la riforma dell'anno bisestile di Giulio Cesare che la modifica apportata da Augusto che, come prima anticipato, cambiò il nome del mese Sexstilis con Augustus (odierno Agosto).
Una copia dei citati Fasti prenestini è custodita in una sala del Museo Archeologico di Palestrina mentre gli originali sono nel Museo romano di Palazzo Massimo a Roma.
Per l'esattezza ci sono pervenuti solo i frammenti del mese di gennaio, marzo, aprile e dicembre di seguito riportati.
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