Al periodo romano risalgono numerose cisterne, opere idrauliche, resti di ville tra cui la famosa Villa di Orazio, situata nei pressi di Licenza. La villa fu donata al poeta da Mecenate ed è situata in una piccola spianata alla base del Colle Rotondo (Mons Lucretilis oraziano); è stata riportata alla luce grazie a lavori di scavo fatti dal 1911 in poi. Il sorgere delle ville rustiche nell'area Sabina Tiburtina si fa risalire al III secolo a.C. quando, terminata la conquista dell'Italia centrale da parte dei Romani, le strade inizialmente fatte per scopi militari furono utilizzate per il commercio.
Sul versante occidentale del Monte Gennaro, sulle alture di Castiglione e sul monte Matano è facile individuare diversi terrazzamenti; queste strutture somigliano molto alle roccaforti della civiltà micenea per cui molte sono le ipotesi avanzate sulla loro funzione.
Al periodo medioevale risalgono le fortezze abbandonate di Castiglione e di monte Falco. Le fortificazioni, che si ergevano in luoghi strategici, erano anche centro di raccolta per la popolazione della zona. Numerosi gli eremi tra i quali la Madonna di Ronci, il "Conventillo" del Monte Morra, la chiesa di S.Nicola sul versante sud-ovest del monte Gennaro. Molto interessante il patrimonio architettonico e storico di alcuni centri del Parco: il Palazzo Orsini Borghese di Licenza, il borgo medioevale di Percile, il castello di Roccagiovine, il castello Malvezzi e le case rinascimentali di Orvinio, il Tempio ottagono S.Giacomo Maggiore ed il Palazzo baronale Cenci Bolognetti di Vicovaro.
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