Tibur, da sempre ostile a Roma, non permise all’esercito di transitare in città per cui l’Urbe le dichiarò guerra unitamente alle città sue alleate tra cui Empulum. Proprio contro di questa marciarono i Romani, essendo meno fortificata, e la conquistarono. Nell’anno successivo i Romani, volendo mettere le mani su tutti i territori della città di Tibur, marciò anche su Saxula conquistandola; a questo punto Tibur chinò la testa e depose le armi per non perdere il controllo sugli altri insediamenti.
Castel Madama
Solo molto più tardi i Romani, ma siamo ormai verso la fine della Repubblica, riscoprirono la bellezza paesaggistica dei luoghi dove sorgevano Empulum e Saxula per cui costruirono qui e nelle vicinanze splendide e sontuose ville patrizie.
Le terre di Empulum e di Saxula appartenevano alla gens Anicia; ad essa apparteneva tra l’altro Placido Anicio, condottiero romano sotto Traiano. A lui apparve il volto di Cristo tra le corna del cervo che stava inseguendo sul monte Vulturella (Mentorella); egli si convertì prendendo il nome di Eustachio, fu martirizzato nel 120 d.C. più tardi troviamo altri due illustri personaggi della gens Anicia: Santa Silvia e suo figlio S.Gregorio Magno, padrone di Empulum (trasformata in Castello Apollonio) e di Saxula.
A questo papa santo è strettamente legata la storia di S.Gregorio da Sassola tanto intrecciata con il monastero sublacense di S.Benedetto a cui S.Gregorio Magno confermò le donazioni fatte dalla madre e donò altri territori tra cui anche il Castello Apollonio.