La Fontana della Dea Natura, o Fontana dell'Abbondanza, si trova vicino il vecchio ingresso della Villa situato su Via del Colle e per l'esattezza sul muro di cinta che unisce detto ingresso con il versante meridionale della residenza. E' una copia in travertino della celebre statua di Diana di Efeso; l'opera fu commissionata da Ippolito II allo scultore fiammingo Gillis Van den Vliete affinché ornasse la nicchia centrale della Fontana della Natura poi ribattezzata dell'Organo per volere del nuovo padrone ed erede della dimora, il Cardinale Alessandro d'Este.
Questi nel 1611 fece rimuovere la statua per due motivi:
per collocare al suo posto un tempietto contenente un
organo idraulico e per non contrastare i dettami della
Controriforma che condannava fra l'altro simili opere
paganeggianti e classicheggianti le quali invece nel Rinascimento
avevano avuto un enorme seguito di cultori.
A questo proposito occorre ricordare
che Ippolito II, spinto anche dal suo amore per l'archeologia,
si era dato molto da fare per mettere le mani su statue e
reperti antichi ed aveva letteralmente saccheggiato la preziosità
artistica di Villa Adriana,
spinto ed aiutato in questa sua ricerca dal progettista della
Villa, Pirro Ligorio.
Insieme alle statue così recuperate, Ippolito II ne fece scolpire
altre da illustri artisti come il fiammingo prima citato per
ornare gli angoli della sua casa e del suo giardino seguendo
la collocazione simmetrica e classicheggiante progettata dal
Ligorio. Una volta rimosse però da Alessandro d'Este, di molte
statue si sono perse le tracce.
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