Fra gli innumerevoli Palazzi e Musei che nel corso dei secoli passati hanno potuto arricchire il proprio patrimonio artistico con opere d'arte provenienti da Villa Adriana, non poteva mancare il Palazzo del Quirinale; oggi simbolo della Repubblica Italiana (vi risiede il Presidente della Repubblica) è stato per secoli una residenza dei Papi e per oltre settanta anni la casa dei Savoia.
All'interno del Quirinale infatti vi è la Sala degli Ambasciatori il cui pavimento è impreziosito da ben 3 riquadri costruiti con mosaici provenienti da Villa Adriana.
Quella che un tempo era la Galleria di Alessandro VII, un ambiente luminosissimo lungo ben 75 metri e affrescato da Pietro da Cortona tra il 1655 e il 1656, sotto l'occupazione napoleonica (fra il 1812 e il 1813), fu divisa in tre sale(le attuali Sala Gialla, Sala di Augusto e Sala degli Ambasciatori) al fine di creare saloni di rappresentanza per l'imperatrice Maria Luisa.
Il progetto fu affidato a Raffaele Stern il quale non si limitò a frazionare la galleria di Alessandro VII Chigi, ma fece tamponare le 13 finestre che si affacciavano verso il cortile (oggi riaperte) e coprì gran parte degli affreschi seicenteschi, con eccezione delle scene bibliche nella parte alta delle pareti.
In tutte e tre le Sale i lavori effettuati dallo Stern comportarono il rifacimento del pavimento. Nella Sala degli Ambasciatori Carlo Albicini sistemò nel pavimento 15 pannelli a mosaico provenienti da Villa Adriana, frutto degli scavi condotti da Domenico De Angelis intorno al 1773.
Già il Piranesi riporta notizie sugli scavi condotti dal De Angelis presso l'Accademia che, secondo Francesco Bulgarini, furono talmente proficui che "ne caricò venti carretti, venduti per tavolini". Fra questi, oltre ai mosaici del Quirinale, anche un mosaico nilotico, oggi esposto nel Gabinetto delle Maschere ai Musei Vaticani, raffigurante la caccia del coccodrillo, con barca e figure varie.
I 15 pannelli della Sala degli Ambasciatori sono raggruppati in tre macro gruppi: due rettangolari (ognuno costituito da 3 pannelli) ed uno quadrato formato da 12 pannelli. Il grande mosaico quadrato è posto al centro del pavimento mentre i due minori rettangolari sono posti ai suoi lati.
Tutti i pannelli raffigurano anatre ed uccelli acquatici della medesima famiglia in atteggiamenti diversi attorno ad un arbusto con qualche frutto. In alcuni l'anatra ha il becco rivolto a terra, in altri è rappresentata mentre nuota, in altri ancora mentre starnazza o in atto di alzarsi in volo come sorpresa da qualcosa che la spaventa.
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