La scultura mariana è però di epoca posteriore, collocabile nel XIX sec.; il suo autore fu lo scultore americano Mosé Ezeckiel, il quale ricevette l'incarico dal Cardinale Gustavo Hohenloe (1823-1896) residente a Villa d'Este (diventata residenza personale dei Reali d'Austria), uomo di grande cultura e mecenate (ospitò nella Villa tiburtina fra gli altri Franz Liszt) non che potente politico essendo distributore ufficiale delle elemosine alla corte di papa Pio IX (in altre parole elemosiniere ufficiale).


Ingrandisce foto Particolare del timpano

A ricordo perpetuo del suo dono volle che ai lati dell'altorilievo fosse scolpita questa frase:
IN HONOREM B.M.V. SS. ROSARII DONAVIT CARD. PRINCEPS HOHENLOHE (il cardinale principe Hohenloe donò in onore della Beata Maria Vergine del SS.Rosario).

Purtroppo i bombardamenti della seconda guerra mondiale nel 1944 causarono la perdita della testa della statua (rifatta e ricollocata sul posto) non che lo Stemma delle famiglie nobili dei Medici e dei Leonini posto al centro della facciata.


Ingrandisce foto Il rosone

Il conflitto bellico risultò fatale anche alla stabilità del campanile del XII-XIII sec. (già in precario equilibrio in quanto posto su un terreno alluvionale e sismico per cui fu restaurato in più riprese nei sec.XIV e XVIII) dall'originario stile romanico con aperture a bifore, per cui si giunse alla decisione di abbatterne due piani; i restanti (piano terra e primo piano) sono ancora presenti accanto all'abside.

Fu trovata ubicazione alle quattro campane collocandole "provvisoriamente" (ma nulla è più definitivo di un qualcosa di provvisorio) in un gabbiotto di ferro posto sull'estremità sinistra della facciata della chiesa. La Chiesa oggi si presenta con una facciata in tufo divisa verticalmente in tre parti: nella centrale spicca in alto un rosone che sovrasta il grande portale con timpano di cui si è parlato; nelle due parti laterali, delimitate da contrafforti sovrastati da cuspide, fanno da pendente al rosone un orologio (a destra) ed un calendario perpetuo (a sinistra) al di sotto dei quali sono situate in corrispondenza due nicchie gotiche.
Orizzontalmente invece la facciata è quasi divisa a metà da una cornice a mensole in travertino e marmo che è collocata al di sopra di ciascuna nicchia gotica ed immediatamente al di sotto del calendario e dell'orologio.

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