Navata centrale - Altare maggiore

La navata centrale, molto ampia è sovrastata da una copertura a botte con finestre aperte nelle vele. I pilastri, al cui interno sono rimaste le antiche colonne con capitello corinzio, e arcate a tutto sesto separano la navata centrale da quelle laterali.
Tutti gli affreschi dell'abside e della navata centrale sono opera del Labruzzi che nel 1816 circa ne ricevette commissione da Papa Pio VII Chiaromonti, già Vescovo di Tivoli.
Il fine iconografico tende a glorificare Lorenzo e tutti i Santi tiburtini dei quali si esalta la virtù morale e religiosa.


Ingrandisce foto Navata centrale

Nella volta si trovano tre riquadri:
nel 1°, verso l'Altare, è raffigurata la Religione, seduta tra nubi, con la croce in mano, attorniata dai Santi tiburtini Severino, monaco, Quirino, sacerdote, e Vincenzo, martire;
nel riquadro centrale è raffigurato S. Lorenzo mentre viene portato dagli angeli nella gloria del cielo;

nel 3° riquadro, vicino l'entrata, è rappresentata la Fede che sorregge il calice con l'ostia, indicando così il mistero della SS. Eucaristia ed è attorniata dalle Sante martiri tiburtine Rotula, Redempta e Erundine.

Ai lati della porta centrale sono raffiguarti i Santi tiburtini Amanzio e Cleto.
Lungo la navata sono presenti 4 confessionali in massello di noce del XVII, forse su disegno del Bernini.


Ingrandisce foto Affresco dell'abside

L'Altare maggiore, consacrato nel 1703, fu costruito dai tiburtini come ringraziamento per lo scampato pericolo da catastrofi a seguito di un grave terremoto.
Secondo l'antica tradizione della Chiesa, di celebrare il sacrificio di Cristo sulla tomba di coloro che hanno dato la vita per Lui, in questo altare è custodito il corpo di S. Generoso, martire tiburtino e compatrono della città.
Nella volta sopra l'Altare è affrescato lo stemma di Pio VII vescovo di Tivoli dal 1782 al 1784 ed eletto Papa nel 1800.

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