Piazza Rivarola

E' situata non molto lontano dal ponte Gregoriano, inaugurato dal pontefice Gregorio XVI nel lontano 24 maggio 1835 ed attraversato in questa occasione dalla sacra immagine della Madonna di Quintiliolo durante la Sua tradizionale, annuale, venuta nella città di Tivoli.

In verità il nome attuale della piazza è abbastanza recente in quanto in passato era denominata Piazza S.Valerio poiché vi sorgeva una chiesa, costruita nel 1138, dedicata appunto a tale santo; durante il Settecento però, per ampliare l'attuale via S.Valerio (un tempo denominata Valeria perché tracciata dal console romano M.Valerio Massimo), il sacro luogo di culto fu abbattuto anche perché l'allora vescovo di Tivoli, G.Mattei Natali, si dichiarò favorevole al predetto ampliamento.


Ingrandisce foto Piazza Rivarola - Sagra pizzutello

Era il 1777 quando fu rasa al suolo questa vetusta chiesa. Tuttavia la Piazza nel corso dell'Ottocento per circa un decennio (dal 1826 al 1835) fu chiamata ancora con un altro nome, quello di Piazza delle Rovine, anzi delle Ruine come il dialetto tiburtino sentenzia.

Questo tragico appellativo ricorda infatti un evento particolarmente doloroso: l'alluvione disastrosa dell'Aniene che travolse con i suoi gorghi fangosi la chiesa di S.Lucia, poco più di una quindicina di abitazioni, la strada che metteva in collegamento le vie di S.Lucia e via Maggiore con Via Valeria, buona parte di un palazzo settecentesco.

Tutto fu spazzato via in pochi attimi e sul posto restarono solo rovine; da qui l'epiteto dato alla piazza. L'attuale ponte Gregoriano è una ricostruzione postbellica; infatti nel corso del 2° conflitto mondiale il ponte fu minato dai Tedeschi in ritirata per ritardare l'avanzata delle truppe alleate angloamericane. Oltre il predetto ponte si innalzava la porta Cornuta; essa si apriva nelle mura di cinta ed era quella più situata ad est rispetto alle altre (Porta del Colle, Porta di san Giovanni ecc.).


Ingrandisce foto P.zza Rivarola-Torre dell'orologio

Tornando a Piazza Rivarola occorre ricordare il monumento che la contraddistingue: la casa- torre, una delle più ricche, dal punto di vista architettonico, della città di Tivoli. Tale costruzione, risalente all' XI-XII secolo, è posta ad angolo fra la suddetta Piazza Rivarola e l'inizio di Via S.Valerio.

Il prospetto, che affaccia su Piazza Rivarola, non è più visibile in quanto, in seguito ad una massiccia ristrutturazione, è stato occluso da una torre con l'orologio (infatti se si mette a confronto il catasto relativo al Piano Gregoriano del 1819 con quello del 1942 si evidenzia che l'area, in cui è situata la casa torre, ha subito una trasformazione urbanistica notevole).

La sua posizione angolare lascia intendere chiaramente che era stata appositamente edificata per controllare l'incrocio stradale e la chiesa di S.Valerio (distrutta come detto in precedenza per ampliare l'attuale omonima via); si ricava quindi che la sua funzione doveva essere duplice: di prestigio e di difesa (si ipotizza che tale torre fosse anche utilizzata come abitazione del clero o delle famiglie nobili e ciò lo si deduce dalla zona in cui è stata edificata e dagli elementi decorativi che la ornano).

A destra (se la si guarda dando le spalle alla piazza) ha inizio Via della Sibilla, la strada che conduce alla "cittadella", l'acropoli. A sinistra invece della torre si apre, come prima anticipato, Via S.Valerio, una via in discesa piuttosto antica che, se la si percorre, conduce alla Cattedrale.

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