Questo tragico appellativo ricorda infatti un evento particolarmente doloroso: l'alluvione disastrosa dell'Aniene che travolse con i suoi gorghi fangosi la chiesa di S.Lucia, poco più di una quindicina di abitazioni, la strada che metteva in collegamento le vie di S.Lucia e via Maggiore con Via Valeria, buona parte di un palazzo settecentesco.
Tutto fu spazzato via in pochi attimi e sul posto restarono solo rovine; da qui l'epiteto dato alla piazza. L'attuale ponte Gregoriano è una ricostruzione postbellica; infatti nel corso del 2° conflitto mondiale il ponte fu minato dai Tedeschi in ritirata per ritardare l'avanzata delle truppe alleate angloamericane. Oltre il predetto ponte si innalzava la porta Cornuta; essa si apriva nelle mura di cinta ed era quella più situata ad est rispetto alle altre (Porta del Colle, Porta di san Giovanni ecc.).
Tornando a Piazza Rivarola occorre ricordare il monumento che la contraddistingue: la casa- torre, una delle più ricche, dal punto di vista architettonico, della città di Tivoli. Tale costruzione, risalente all' XI-XII secolo, è posta ad angolo fra la suddetta Piazza Rivarola e l'inizio di Via S.Valerio.
Il prospetto, che affaccia su Piazza Rivarola, non è più visibile in quanto, in seguito ad una massiccia ristrutturazione, è stato occluso da una torre con l'orologio (infatti se si mette a confronto il catasto relativo al Piano Gregoriano del 1819 con quello del 1942 si evidenzia che l'area, in cui è situata la casa torre, ha subito una trasformazione urbanistica notevole).
La sua posizione angolare lascia intendere chiaramente che era stata appositamente edificata per controllare l'incrocio stradale e la chiesa di S.Valerio (distrutta come detto in precedenza per ampliare l'attuale omonima via); si ricava quindi che la sua funzione doveva essere duplice: di prestigio e di difesa (si ipotizza che tale torre fosse anche utilizzata come abitazione del clero o delle famiglie nobili e ciò lo si deduce dalla zona in cui è stata edificata e dagli elementi decorativi che la ornano).
A destra (se la si guarda dando le spalle alla piazza) ha
inizio Via della Sibilla, la strada che conduce alla "cittadella",
l'acropoli. A sinistra invece della torre si apre, come prima
anticipato, Via S.Valerio, una via in discesa piuttosto antica
che, se la si percorre, conduce alla Cattedrale.