A questo punto il mosto viene sottoposto alla sfecciatura (ovvero all’eliminazione delle particelle in sospensione), poi alla solfitazione (lasciandolo a fermentare ad una temperatura non superiore ai 20°C) quindi alla svinatura e, tramite i travasi, all’illimpidimento, quindi all’imbottigliamento. E’ disponibile in due versioni: l’Amabile ed il Superiore. Lo Zagarolo Amabile si ottiene aggiungendo durante la produzione un moderato quantitativo di zucchero; ha una gradazione alcolica di 11,5°.
Vino rosso
Lo Zagarolo Superiore invece ha una gradazione alcolica più alta. Le bottiglie di Zagarolo Doc vanno come al solito conservate coricate su scaffali di legno, al buio, ad una temperatura costante compresa tra i 10 ed i 15°C, ad un’umidità tra i 70 ed i 75°C.
Per quanto riguarda l’abbinamento con il cibo, lo Zagarolo Doc si sposa bene con gli antipasti dal sapore forte, con i primi piatti a base di sugo di pesce, con le frittate, la mozzarella di bufala, la ricotta romana, con i carciofi “alla romana” ed “alla giudia” con i neretti in insalata, con la frittura di pesce, zuppa di vongole. Va servito ad una temperatura compresa tra gli 8 ed i 10°C, entro due anni dalla vendemmia, in calici a tulipano.