Gruppo delle grotte di S.Benedetto

Questo gruppo è invece raggiungibile da una scala coperta (il cui scavo nella roccia fu effettuato verso la fine del XVII sec.) situata nel fondo del giardino del complesso conventuale. Percorsa questa galleria ci si imbatte in alcune piccole grotte naturali. La prima di esse è detta “delle Stimmate”; è una cappellina in cui è collocato un altare assemblato con pezzi architettonici riutilizzati; in passato nella piccola nicchia era custodita una statua di S.Francesco nell’atto di ricevere le stimmate. Il devoto che visitava la cappellina lucrava l’indulgenza plenaria voluta da Innocenzo XI durante il suo pontificato (1676-89).

Grotta delle Stimmate

Qui era il luogo del ritiro del Beato Bonaventura da Barcellona. Proseguendo il cammino e scendendo delle scale scalpellate nella roccia, si arriva a delle celle ricavate nella roccia e ristrutturate nel Seicento. Erno destinate a dormitori e cappelle; la loro struttura è molto simile essendo minuscole e custodendo ciascuna un ripiano roccioso (utilizzato come giaciglio di notte e come tavolo di giorno) ed una microscopica nicchia.

Dopo una serie di altre piccole cellette si giunge, in fondo alla rampa, alla grotta-cappella di S.Benedetto; il Santo l’abitò durante la sua permanenza come abate a S.Cosimato. La volta della cappella è sostenuta da un pilone naturale Tale grotta, tramite i cunicoli scavati per l’acquedotto romano Claudio, era stata messa in collegamento con la Cappella di S.Michele Arcangelo. Nella grotta di S.Benedetto sono custoditi due altari; da notare la grande apertura affacciantesi sull’Aniene: essa permetteva di osservare l’interno della cappella e quindi l’altare dall’esterno essendo vietato dalla clausura l’accesso al convento ai fedeli che pur tuttavia “vedendo” potevano lucrare l’indulgenza plenaria.