Le terme di Agrippa

Il complesso termale di Agrippa, architetto dell'imperatore Augusto, era situato sulle rive del lago maggiore, a fianco del bosco sacro dell'oracolo di Fauno (divinità silvestre romana, poi identificata con Pan); era composto da quattro corpi rotondi a due piani, congiunti da portici, che servivano a riscaldare i bagnanti prima di immergersi nelle acque raccolte nei bagni. Piccole celle coperte, per il bagno, erano disposte nel lato della costruzione che guardava verso il lago maggiore.

Ricostruzione delle Terme di Agrippa
Ingrandisce foto Terme di Agrippa

Il marchese Gesi, figlio del duca Federico Gesi, principe dei Lincei, trovō nel 1605 in localitā "Caprine", situata sul limitare settentrionale dei "Piani delle Conche", un vaso d'argento ed una medaglia d'oro; il vaso conteneva ornamenti femminili e gli indizi lasciavano supporre che qui fosse situata la tomba di una delle figlie di Zenobia. Pregevoli sono anche altri ritrovamenti oggi conservati in varie parti di Roma.

Ad esempio nella sala a croce greca dei Musei Vaticani è custodita la bellissima statua di Igea, dea della salute, trovata presso il laghetto della Solfatara. La dea appare sotto le sembianze di una donna giovane e sana; a lei si rivolgevano supplici i malati dopo essersi immersi nelle acque albule. Nel Museo Capitolino č invece custodita la statua di Apollo Liceo, rinvenuta presso lo stesso lago. Apollo Liceo č il profeta di Giove, il grande musicista, l'insigne medico. E' rappresentato con la cetra nella mano sinistra e con un ippogrifo ai piedi; la mano destra č piegata sulla testa come se volesse riposarsi. Il dio era considerato un grande guaritore non solo dei corpi ma anche delle anime.

Ruderi delle Terme di Agrippa
Ingrandisce foto Ruderi delle Terme di Agrippa

Altri ritrovamenti importanti sono alcune colonne di marmo tracio che Paolo III e Giulio III portarono a Roma per ornare le loro ville. Tali colonne, insieme ad altre andate perdute, segnavano al centro di ogni lato il monumentale ingresso alle Terme di Agrippa. I Tiburtini in passato erano soliti riferirsi ai ruderi delle Terme di Agrippa con il termine “Bagni della Regina”; ciò è abbastanza significativo per poter affermare che qui, nei pressi era ubicata la villa di Zenobia.

Dopo il grande splendore conosciuto nel periodo imperiale le Terme di Agrippa caddero lentamente nell'abbandono: le erosioni delle acque provocarono il crollo nel lago maggiore di uno dei corpi rotondi del complesso, le canalizzazioni si ostruirono e una vasta area si trasformò in una zona paludosa.

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