A lui il Mannelli dedicò “Musiche Varie”. Poi conobbe il poeta compositore Benedetto Ferrari e con lui fondò l’”Opera popolare”della musica; in pratica venivano organizzate rappresentazioni teatrali musicali per il popolo, contro la tendenza del tempo che riservava per la nobiltà simili spettacoli. La prima opera di questo genere fu l’”Andromeda”, scritta in poesia dal Ferrari e musicata dal Mannelli; tale lavoro fu rappresentato nel teatro di S.Cassiano a Venezia nel 1637.
Teatro Regio di Parma
Nella parte di Nettuno cantò, come basso, lo stesso Mannelli che, ormai famoso, fu ascritto tra i cantanti della cappella di S.Marco. “La maga fulminata” del 1638 fu la seconda opera messa in scena; vi cantò anche la moglie del musicista nel ruolo di Pallade. Sempre presso il nuovo teatro dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, furono messe in scena altre sue simili opere: la citata “Delia”, l’”Adone”, l’”Alcate”.
Nel marzo del 1645 i coniugi Mannelli (insieme al loro figlio nato a Roma) furono assoldati dal duca di Parma Ranuccio II Farnese . Qui, presso la corte farnesiana, il tiburtino artista compose: l’”Ercole nell’Erimando”, “Le vicende del tempo”, “Il ratto d’Europa”, “I due figli”, “Licasta” (ultima opera) rappresentate a Parma ed a Piacenza.
Morì nel settembre del 1667; sua moglie si spense nell’ottobre del 1680.