Vogliamo ricordare l’atmosfera che si respirava quando più nuclei familiari imparentati o conoscenti si riunivano nella casa più spaziosa di uno di loro per passare le notti delle festività natalizie; allora non si avevano a disposizione molte sedie per far sedere tutti e così si spiccavano i battenti interni delle finestre (i cosiddetti “scuri”) per collocarli tra due sedie, farne una specie di panca su cui trovavano posto più persone. Un braciere, in cui ardeva la carbonella attizzata con un vecchio cucchiaio, stemperava l’ambiente (se non c’era un camino che ardeva). I bambini più grandi si stropicciavano gli occhi per restare svegli ed aspettare di “tirare” i numeretti della tombola le cui cartelle venivano dai grandi riempite di bucce spezzettate di mandarino o da fagioli crudi per coprire i numeri “usciti”.
I Tiburtini tradizionalmente accompagnano l’uscita dei “numeretti”, destinati a riempire le cartelle della Tombola, citandoli con i soprannomi che le passate generazioni hanno loro dato.
In questa pagina è riportato un rapido elenco per invogliare chi non li conosce a trascorrere le Feste Natalizie giocando a Tombola calandosi nell’atmosfera tiburtina (può essere un simpatico modo di variare vivacizzandolo un gioco a volte un po’ monotono).
1, lu più rossu (lett.il più grande) oppure Pippetto
2, luddł
3, baciu oppure Cazzetta
4, la bara oppure li beccamorti ( lett. i becchini, coloro che trasportano un feretro)
5, la mani (lett. la mano)
6, la Befana oppure . stupido che sei
7, li doluri (lett. i dolori)
8, occhiali oppure chinotto
9, le scarpi (lett. le scarpe)
10, pasta e ceci oppure merluzzo e baccalą
11 , li zippitti (lett. i piccoli legnetti)
12 , dozzina
13 , Fortuna oppure lu diavulu (il diavolo)
14 , S.Valentino
15 , Li belli (lett. i belli)
16 , .se dice ma nun se fa.! (lett. si dice ma non si fa)
17 , desgrazzia (disgrazia)
18 , sangue
19 , mbriacņ ( lett. ubriaco)
20 , la festa
21 , primavera
22 , le carrozzelle (lett. le carrozze un tempo trainate dai cavalli)
23 , buciu (lett. ano, quindi fortuna)
24 , la viggilia (lett. la vigilia di Natale)
25 , Natale
26 , S.Stefano
27 , L'Innocentini, so finite le feste e li quatrini (lett.con la festa degli Innocenti terminano le feste e non si hanno più soldi essendo stati spesi per celebrare con pranzi ecc. tali festività)
28 , lu prete (lett. il prete)
29 , pozzi cascà (lett. potessi cadere !)
30 , spigni che c'entra (lett. spingi poiché facendo così riesce ad entrarci…)
31 , gni ggiorno ne capita unu (lett. ogni giorno capita qualcosa)
32 , lu pesciarolu (lett. il pescivendolo)
33 , l'anni de Cristo (lett.gli anni di Gesù Cristo)
34 , la coccia (la testa)
35 , gabbia de matti (lett. un insieme di pazzi)
36 , lu ballu (lett. il ballo)
37 , lu frate (lett. il frate)
38 , la battilonda
39 , lu cappiu a lu collu (lett. il cappio del capestro legato intorno al collo)
40 , la gallina canta (lett. e la gallina continua a scoccodellare)
Scarica gratuitamente le nostre audioguide o le guide tascabili.
Patrocinio Comune di Tivoli
Assessorato al Turismo