Abbiamo notizie su questo bellissimo giovane, favorito di Adriano insieme a Lucio Ceionio Comodo Vero, dal già citato Spaziano: sarebbe nato intorno al 110 d.C. a Bidynium/Claudiopolis in Asia Minore e incontrò l'imperatore fra il 123 e il 125 durante il primo viaggio del sovrano in Oriente. Quest'ultimo se ne invaghì talmente che dette speciali concessioni alla Bitinia di cui era nativo il giovinetto promuovendola persino a provincia imperiale. Ufficialmente Antinoo morì tragicamente cadendo nel Nilo a Besa, sulla sponda destra del fiume, di fronte alla città di Hermopolis ma non mancarono altre versioni: suicidio o per alcuni omicidio.
Adriano addolorato lo divinizzò cosa che suscitò clamore in quanto questo onore era riservato solo ai membri della famiglia imperiale,lo annoverò tra le divinità del pantheon e gli dedicò la citata città di Antinoopolis. A questo giovane molti artisti hanno dedicato opere scultoree che ne riproducono le fattezze.
Tra le grandi attività edilizie di Adriano a Roma si ricordano: il rifacimento del Pantheon distrutto da un incendio; l'avvio della costruzione del Tempio di Venere e Roma e il capolavoro per ricchezza e fantasia architettonica che è appunto la Villa nei pressi di Tivoli dove l'imperatore passò gli ultimi anni del suo regno, dedicandosi agli incontri con filosofi e intellettuali intrattenendoli con ospitalità presso di se e disputando con loro di vari argomenti. Volle dedicarsi ancora in vita alla costruzione della propria tomba (il gigantesco mausoleo che è oggi Castel Sant'Angelo) ponendola sulla riva destra del Tevere, collegata con un apposito ponte (Elio) per raggiungerla.