Il laboratorio di antropologia

Alla fine degli anni Ottanta, sempre in seguito alla decisione di ristrutturare il complesso archeologico di Ercole Vincitore, si ideò di fondare un Laboratorio di antropologia, dotandolo di tecnologie scientifiche e digitali all'avanguardia, utilizzando i locali della costruzione di recente edificazione sorta a ridosso del sito archeologico e adibita in parte come magazzino dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio. Nel Laboratorio di Antropologia di Tivoli sono conservati ca. quarantamila scheletri, patrimonio biologico del nostro Paese, che vengono sì studiati ma anche restaurati. Tutelare, conservare e valorizzare i reperti ossei sono i compiti istituzionali del Laboratorio, unico in Italia.

Piranesi - Santuario di Ercole

Sono inoltre qui custodite le mummie di Aebutia Quarta e di Carvilius Gemellus (madre e figlio) trovate nel maggio del 2000 nell'ipogeo delle Ghirlande (II sec.d.C.) in prossimità delle catacombe Ad Decimum (Grottaferrata). Le due mummie, nonché il loro corredo funebre, sono tuttora conservate in teche speciali che mantengono costanti la temperatura e l'umidità. E' sempre custodito qui il cranio di Ceprano (l'Homo Cepranensis), rinvenuto per caso nel 1994 durante gli scavi per la realizzazione di una strada nel frosinate. Si calcola che visse all'incirca ben 800.000 anni fa il che lo fa ritenere a giusta ragione a tutt'oggi il più antico abitante della vecchia Europa.

Si tratta di un ritrovamento importantissimo essendo l'anello mancante tra l'uomo di Neandertal e l'evoluzione di origine africana della specie umana. Ma non basta, il Laboratorio opera anche come osservatorio per la malnutrizione dei bambini in età scolare, collabora col RIS per ricostruire gli identikit dei ricercati, dà il suo contributo alle altre Forze dell'ordine per dare un nome ai cadaveri. Branca dell'Antropologia è la Fisionomica e in ciò il Laboratorio è all'avanguardia essendo in grado di ricostruire virtualmente il volto, come nel caso di Aebutia e Carviliu, utilizzando il software Maya e partendo da rilevamenti antropometrici degli scheletri a disposizione.