L'edificio della ex cartiera, dove è stato realizzato l'Antiquarium, per il completo abbandono e crollo della copertura presentava notevoli danni soprattutto al primo livello. Per questa stabilità alquanto pregiudicata, si è intervenuti sostituendo le coperture, consolidando e restaurando il solaio tra piano terra ( che costituisce un rarissimo esempio di orizzontamento in putrelle) e voltine poste di taglio, su una fila in corrispondenza del cortile, su due file all'interno. Questo solaio non si presentava deformato e, grazie anche alla cospicua profondità di appoggio nelle murature, la struttura presentava una elevata rigidezza dovuta agli alti sovraccarichi richiesti dalla originaria destinazione d'uso.
Il solaio sul cortile, invece, presentava un fenomeno di inflessione dall'intradosso, a causa di un lieve cedimento sotto carico - avvenuto a seguito del crollo della copertura - che è stato eliminato realizzando un mirato intervento di rafforzamento delle putrelle dall'intradosso con elementi metallici longitudinali sull'intera luce del solaio. Sono stati, invece, completamente sostituiti, in quanto non recuperabili, il solettone in cemento del piano terra e la scala interna con i gradini in cemento. Le murature, invece, non presentavano particolari dissesti e le discontinuità rilevate erano essenzialmente dovute al mancato ammorsamento con la murature del canale da un lato e della via Tecta dall'altro alle quali l'edificio era stato appoggiato. Pertanto gli interventi strutturali sulle murature - generalmente a sacco e con conci di tufo - sono consistiti nella realizzazione di cuci scuci più o meno esteso anche in profondità a seconda delle necessità e delle eventuali presenza di mancanze di materiale, ad esempio in corrispondenza degli alloggiamenti di elementi metallici che erano funzionali alla lavorazione della carta di cui rimanevano numerosi spezzoni.
Considerata la consistenza delle superfici delle murature, dovendo rimuovere, tra l'altro, le piastrelle della cartiera si è dovuto rimuovere l'intonaco, eseguita una leggera e diffusa pulitura meccanica delle superfici si è proceduto alla realizzazione dell'intonaco sia all'interno che all'esterno. Inoltre, considerata le tipologie dei danni che si erano manifestati sulle murature, sono stati realizzati i canonici interventi di risanamento quali la locale stilatura profonda dei giunti, la rigenerazione di tutte le murature soprattutto in corrispondenza delle murature summitali al di sotto dei cordoli di appoggio della copertura, la chiusura delle lesioni in chiave degli archi dei vani delle finestre, la ricostruzione dei giunti di malta delle voltine in mattoni.. Infine, si è deciso di eliminare tutte le piccole superfetazioni, completamente ammalorate e pericolanti a causa del lungo stato di abbandono dell'edificio, risalenti agli anni più recenti di funzionamento della cartiera. Sulla base delle esigenze proprie della nuova destinazione d'uso, considerando l'originaria spazialità dell'immobile si è realizzata una struttura in ferro che costituisce un piano intermedio nel grande vano a valle di accoglienza dei visitatori, nel quale sono stati inseriti gli spazi di servizio - la sala per le proiezioni, i servizi igienici - per poter lasciare ampio spazio nelle altre sale per un ricco ed interessante allestimento dei reperti supportati da un apparato didascalico innovativo e multimediale con l'ausilio di plastici e proiezioni (realizzazione con fondi Legge Finanziaria 2007 art. 1 c. 1138).
All'interno dell'altro edificio della cartiera ai piedi della Via Tecta, sono stati realizzati a piano terra i servizi igienici e al primo piano saranno realizzati i camerini di pertinenza del teatro nell'ultima porzione di lavori che saranno conclusi entro il prossimo autunno; gli ambienti dei camerini fuori della stagione teatrale potranno essere utilizzati come spazi per la didattica. Il complessivo buono stato di conservazione dell'edificio -considerato il recente rifacimento del manto di impermeabilizzazione della copertura - ha comportato che l'intervento fosse mirato al consolidamento del solaio in voltine dall'intradosso, della medesima natura dell'intervento nell'Antiquarium, alla sostituzione della scala in cemento, alla realizzazione di un nuovo solaio di calpestio al piano terra che permettesse la realizzazione dell'apparato impiantistico per i servizi igienici. I servizi, quindi, costituiscono un volume all'interno dell'edificio completamente autonomo strutturalmente così da rendere perfettamente leggibili le murature antiche sulle quali si era innestato il volume della cartiera.
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