Due
lapidi sepolcrali risalenti al XIV sec. sono poste ai lati
dell'entrata: una è di Ottone Colonna e l'altra di
G.Coccanari; sono due graffiti raffiguranti il defunto disteso
con vicino alla testa gli stemmi familiari mentre epitaffi
in lingua gotica ornano i bordi delle lapidi.
Su un piccolo altare posto a sinistra dell'abside è
collocata l'icona di Nostra Signora del Ponte; quando nel
1839 fu abbattuta la chiesa di M.S. del Ponte essa fu trasportata
qui a S.Andrea.
Sono presenti tre copie seicentesche, che rappresentano il martirio di S.Andrea, del pittore Lucatelli (su commissione dei Camaldolesi) desunte da quadri del Domenichino, di Guido Reni, del Pomarancio (gli originali si trovano nell'oratorio di S.Andrea al Celio). Il grande dipinto posto sull'altare maggiore è di Nic Popescu; raffigura anch'esso S.Andrea e fu dipinto nel 1876. L'organo risale al 1846 e a questa stessa data risale lo splendido soffitto ligneo a cassettoni fatto dal veneziano Michele Tasca.
Vicino all'entrata della Chiesa tramite una botola si può scendere nei sotterranei del tempio pagano o meglio delle terme; è accessibile per pochi metri in quanto sul posto vi è molto terriccio o materiale di risulta.
Tra le solennità festeggiate in parrocchia da non perdere la processione serale che si snoda dalla chiesa per le vie della parrocchia in occasione del Venerdì Santo: il Cristo, deposto dalla croce, viene trasportato seguito dalla Madonna Addolorata in un'atmosfera di grande religiosità.