L'interno della chiesa

La chiesa di Sant'Andrea è costituita da tre navate del XII secolo, così come della stessa epoca sono le colonne e gli archi. Le colonne sono complessivamente dieci disposte su due file a delimitare la navata centrale: le tre interne sono in marmo cipollino mentre la prima e la quinta sono in granito grigio. Provengono da ambienti diversi (alcune da Villa Adriana) come dimostra il fatto che, per raggiungere l'altezza delle altre, quelle in granito poggiano su basi "riadattate" non pertinenti alle colonne. I capitelli sono di stucco e non si sa se sono stati costruiti intorno a capitelli in pietra (se tale ipotesi risultasse veritiera quest'ultimi dovrebbero trovarsi nell'interno).


Ingrandisce foto L'interno della chiesa

Nella chiesa vi è un notevole dipinto (fine quattrocento) di scuola umbra situato in una nicchia in cui appare una Madonna in trono su uno sfondo di un drappo giallo con ramoscelli bruni. Quattro angeli multicolori coronano l'edicola; a destra è raffigurato il martirio di S. Sebastiano mentre sul lato sinistro compare l'offerente: una donna in ginocchio con le mani giunte. Sotto la scena c'è una scritta incompleta: " Hoc opus F. Franci.S.V. 1496".

Due lapidi sepolcrali risalenti al XIV sec. sono poste ai lati dell'entrata: una è di Ottone Colonna e l'altra di G.Coccanari; sono due graffiti raffiguranti il defunto disteso con vicino alla testa gli stemmi familiari mentre epitaffi in lingua gotica ornano i bordi delle lapidi.
Su un piccolo altare posto a sinistra dell'abside è collocata l'icona di Nostra Signora del Ponte; quando nel 1839 fu abbattuta la chiesa di M.S. del Ponte essa fu trasportata qui a S.Andrea.


Ingrandisce foto Soffitto ligneo a cassettoni

Sono presenti tre copie seicentesche, che rappresentano il martirio di S.Andrea, del pittore Lucatelli (su commissione dei Camaldolesi) desunte da quadri del Domenichino, di Guido Reni, del Pomarancio (gli originali si trovano nell'oratorio di S.Andrea al Celio). Il grande dipinto posto sull'altare maggiore è di Nic Popescu; raffigura anch'esso S.Andrea e fu dipinto nel 1876. L'organo risale al 1846 e a questa stessa data risale lo splendido soffitto ligneo a cassettoni fatto dal veneziano Michele Tasca.

Vicino all'entrata della Chiesa tramite una botola si può scendere nei sotterranei del tempio pagano o meglio delle terme; è accessibile per pochi metri in quanto sul posto vi è molto terriccio o materiale di risulta.

Tra le solennità festeggiate in parrocchia da non perdere la processione serale che si snoda dalla chiesa per le vie della parrocchia in occasione del Venerdì Santo: il Cristo, deposto dalla croce, viene trasportato seguito dalla Madonna Addolorata in un'atmosfera di grande religiosità.

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