Molti geroglifici riportano con dovizia di particolari le varie fasi di produzione del vino (dalla coltivazione della vite alla conservazione) e documentano quindi quanta importanza avesse per gli Egizi questa bevanda. Anche il mondo greco conosceva e praticava la vinificazione; ne è testimonianza tra l’altro l’episodio dell’Odissea in cui Ulisse offre al ciclope Polifemo del vino per farlo ubriacare e riuscire così a mettersi in salvo con i suoi uomini. I Greci però lo bevevano diluito: lo “allungavano” con 16 parti di acqua! Per opera dei Fenici la coltivazione della vite fu portata anche in Italia (in primis in Sicilia). Grandi coltivatori e produttori di vino furono gli Etruschi per i quali il mangiare, innaffiato da buon vino, era un vero e proprio rito da consumare stando comodamente sdraiati sul triclinio. Tale loro usanza fu ereditata dai Romani, veri cultori dell’inebriante bevanda; furono loro a dar vita al famoso “falerno”bianco.
Uva da vino
Nel “De agricoltura” di Catone e nel “De antidotis” di Galeno troviamo riportate le principali informazioni inerenti la viticoltura e l’enologia dell’antica Roma. L’Italia produceva tanto vino che i Greci la chiamavano “Enotria” cioè “Terra del vino”. Furono i Romani a diffondere la viticoltura anche in Europa settentrionale.
Essi, a differenza dei Greci, che conservavano il vino in anfore di terracotta, preferirono mantenerlo in barili di legno ed in bottiglie di vetro. Con l’avvento del cristianesimo, che fece sua la simbologia della vite ed introdusse a ricordo dell’Ultima Cena di Cristo l’utilizzo del vino nella consacrazione eucaristica, la coltivazione della vite si diffuse ancor di più nelle terre bagnate dal Mediterraneo e nel resto dell’Europa; tuttavia dal II secolo in Borgogna, nella Champagne e nella Loira la viticoltura iniziò ad assumere importanza. Si iniziò anche a capire il concetto di “invecchiamento” e di “annata”. La vastità dell’impero romano e quindi la differenza di clima facevano sì che la vendemmia fosse effettuata in tempi diversi da zona a zona in un arco di tempo che andava da agosto a novembre.