Che cos’è il vino e come si ottiene

Questa bevanda tanto cara al dio pagano Bacco è prodotta dalla fermentazione alcolica operata dai lieviti, presenti sulla buccia degli acini, in presenza o in assenza di vinacce. La tecnica enologica moderna prevede per ogni tipo di vino percorsi produttivi diversi. Una volta vendemmiata (raccolta) l’uva viene messa in cassette per fare in modo che gi acini non si schiaccino e fermentino prima del tempo. Quattro sono le fasi principali della lavorazione: la pigiatura dell’uva, l’illimpidimento del mosto, la maturazione del vino in botti o altri contenitori, l’imbottigliamento. L’uva all’inizio viene pigiata, filtrata e liberata dai raspi; si ottiene così una mistura composta di liquidi, bucce e semi chiamata mosto.

Uva da vino
Uva da vino

Quest’ultimo contiene acqua, zuccheri, acidi, tannini, sali minerali e composti azotati. In tal modo il succo degli acini spremuti si trasforma, tramite delle reazioni chimiche naturali, da liquido zuccherino a liquido alcolico. Il mosto è costituito dal 70-80% di acqua, da fruttosio, glucosio, pectine e tannini, acido tartarico, acido citrico e acido malico non che da altre sostanze meno importanti.

E’ proprio la presenza di tali acidi che sommati determina l’acidità totale del vino oscillante di solito tra i 4 e gli 8 gr. per litro. Il mosto può essere separato dagli altri componenti tramite la colatura o lo schiacciamento utilizzando un torchio; così facendo si ha un composto più forte, più ricco di tannini e più aspro. A questo punto al mosto si aggiunge anidride solforosa, per tenere sotto controllo lieviti e batteri. Tale trattamento è detto solfitazione. Inizia così la vera e propria lavorazione del vino, lavorazione che é diversa a seconda della zona in cui la vigna è coltivata, del tipo di uva o uve non che per ultimo a seconda di quale tipo di vino si vuole ottenere.

Il torchio
Ingrandisce foto Torchio

Numerose sono infatti le tipologie di vini. Il vino che si ottiene dal mosto è una soluzione idroalcolica; in esso l’alcool etilico oscilla tra gli 80 ed i 140 millilitri per litro per cui diversa sarà la gradazione della bevanda. E’ stato calcolato che il vino è costituito da ben 600 sostanze (per lo più già rintracciabili nel mosto) in cui rientrano naturalmente anche gli acidi sia volatili che fissi.

Tra quest’ultimi sono compresi l’acido malico, quello tartarico, il succinico ed altri mentre tra i volatili occorre ricordare l’acido acetico, abbastanza pericoloso perché, se è in quantità elevata, il vino, bollendo, rischia di diventare aceto. La presenza o meno di anidride carbonica rende il vino frizzante o secco; il sapore amarognolo, dovuto ai tannini, è invece tipico dei vini rossi. Diverse sono poi le sostanze coloranti a seconda se si tratti di un bianco o di un rosso; ma nel vino sono presenti anche sostanze proteiche, vitamine, minerali, glicerina e sali degli acidi sopra ricordati.

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