Naturalmente le bottiglie vanno riposte sui ripiani degli scaffali di legno: sui piani alti i vini rossi, su quelli bassi (più freschi) i bianchi ed i rosati. Occorre inoltre fare attenzione che detti scaffali siano non troppo “attaccati” al muro per favorire la circolazione dell’aria. Chi non è così fortunato ad avere un simile locale deve accontentarsi di conservare al meglio il vino nel proprio appartamento di città. Prima regola da seguire: il vino non ama né il troppo caldo né il troppo freddo. Forti sbalzi di temperatura possono alterare il vino: se è troppo caldo viene accelerata l’evoluzione organolettica, se invece è troppo freddo avvengono sedimentazioni e cristallizzazioni. Per questo motivo si possono riporre le bottiglie di vino, proteggendole dalla luce (anch’essa infatti può rovinarle), nei ripiani più bassi di un mobile di legno (isolante termico) e coricandole come predetto.
Bottiglie di vino
I bianchi e gli spumanti vanno tenuti in frigo non più di due giorni, i rossi vanno conservati a temperature non superiori ai 15-16°. Spesso c’è l’abitudine di riservare un angolo dell’autorimessa per le bottiglie di vino; in questo caso ricordarsi che il vino assorbe gli odori per cui non collocarlo vicino ai salumi qui appesi, alle filze di cipolle e agli o troppo accostato alla marmitta dell’automobile.
Chiaramente chi deve accontentarsi di organizzare una mini-cantina nel proprio appartamento, é opportuno che operi una scelta oculata dei tipi di vino che non debbono mancare nell’enoteca casalinga per non “affollarla” troppo e che controlli di frequente la loro “giacenza” per evitare che il vino vada a male. Un buon intenditore deve saper leggere l’etichetta stampigliata su ogni contenitore perché essa fornisce tutta una serie di informazioni utili: la denominazione, il grado alcolico, la capienza della bottiglia, la qualità del vino. A questo proposito è importante vedere se l’etichetta reca anche la dicitura “prodotto ed imbottigliato da…” poiché in tal caso significa che il vino contenuto è totalmente stato prodotto e lavorato da un’unica azienda. In genere è bene avere non meno di due bottiglie di ogni qualità se non si vuole rischiare di restare senza vino a metà pranzo. Una cantina che si rispetti sarà costituita soprattutto dai rossi che indubbiamente sono più corposi e ricchi ma dovrà anche avere una certa varietà di bianchi per accompagnare pietanze come il pesce ecc.