La Carciofolata alla "matticella"

Questo piatto tipico del paese di Lariano è frutto di un'antica tradizione conviviale dal sapore contadino; è una pietanza povera, assolutamente economica ma gustosa, cucinata con i soli prodotti della stagione primaverile (aprile e maggio): carciofi, fave e pecorino.
Il carciofo alla "matticella" è così chiamato in quanto il carciofo viene cotto su un letto di brace di tralci di vite dette "matticelle" che i contadini all'uopo raccolgono, legano e conservano gelosamente dopo la potatura delle viti. La particolarità della brace prodotta da questi tralci è la finezza, l'odore e la durata.

Ingredienti per 4 persone:

  • 8 carciofi cimaroli
  • 4 spicchi di aglio
  • olio extravergine locale
  • diversi ciuffetti di mentuccia romana
  • sale
  • una manciata di sarmenti di vite quanto basta al fuoco

Questa le indicazioni per preparare al meglio il piatto.
Prendere i carciofi, pulirli, tagliare la cima e, dopo averli impugnati dal basso e battuti di testa su un piano per farli aprire, farcirli tra le bratte con un battuto di aglio, olio, sale e mentuccia romana. A questo punto i carciofi vengono posti nella brace, pigiati in posizione eretta, imprimendo loro una rotazione affinché possano alloggiarvi più a fondo. Sistemati tutti i carciofi, si comincia di nuovo dai primi messi a cuocere, che si tolgono dal loro sito per cambiarli di posto, su uno spazio di brace più viva.

Dopo circa un'ora, o comunque quando le foglie esterne del carciofo avranno assunto un bel colore marrone e saranno croccanti, la cottura è ultimata.
Si eliminano le foglie esterne bruciacchiate dalla brace, lasciando il solo cuore del carciofo commestibile che sprigiona un profumo appetitoso.

Carciofi di Tivoli

Questo piatto viene consumato insieme alle fave fresche che nella campagna romana hanno la contemporanea maturazione nei campi, al pecorino romano stagionato, ad una fetta di pane casareccio (quello di Lariano è molto rinomato). Il tutto va accompagnato insieme ad un buon bicchiere vino.
Le bevute sono consacrate dal detto secondo il quale "per ogni carciofo, un bicchiere di vino".
Buon appetito!

 

 

 

 

 

 

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