Nel
Nuovo testamento, sposo di Maria e padre "putativo"
di Gesù, appartenente alla tribù di Giuda, artigiano;
non se ne hanno più notizie nei Vangeli dopo l'incontro
di Gesù con i dottori nel tempio di Gerusalemme; ricca
è invece la tradizione apocrifa su di Lui.
S.Giuseppe è il patrono degli artigiani e degli invalidi
nonché dei mutilati del Lavoro. Festeggiato il 20 luglio
presso la Chiesa d'Oriente nei primordi del Medioevo, a Roma
aveva una chiesa dedicata a Lui nei pressi del Carcere Mamertino
voluta da un Pio Sodalizio.
Tale congregazione si prefiggeva molti scopi tra cui quello di "accasare" le signorine attempate. Il culto di S. Giuseppe con il passare dei secoli si amplificò per cui nel XV sec. il Santo fu introdotto nel breviario e nel messale romano su preciso ordine del pontefice allora in carica, Sisto IV. Si deve aspettare però il XVII sec. con Gregorio XV per vedere decretato come festa di precetto in tutta la Terra il giorno a lui dedicato;
altri Papi fecero con i loro decreti altri passi avanti per affermare il culto di S.Giuseppe: Clemente X stabilì alla festa il rito doppio di 2° classe, Clemente XI l'Officio e la Messa propria, infine Benedetto XIII Lo collocò nelle Litanie dei Santi. Nel 1736 Tivoli Lo proclamò suo protettore, festeggiandolo il 21 Luglio sostituito successivamente dal 19 Marzo, giorno stabilito da Pio IX nel dicembre del 1870 che inoltre Lo dichiarava protettore di tutta la Chiesa cattolica.
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