Superato detto cancello proseguire in salita per questo stradone molto panoramico che si snoda fino a Fontana Vecchia (circa 1,5 Km), un grande fontanile posto sulla destra. Dopo aver superato il Fosso di Piavola, proseguire ancora dritti, ammirando sulla sinistra la dolina (al di sopra della quale si possono ammirare affioramenti di roccia interessati da fenomeni carsici, c.d. campi solcati) e l'arco naturale che fa d'ingresso ad un'ampia formazione carsica di crollo.
Sulla sella (520 m s.l.m.) si arriva quindi ad un quadrivio ben segnalato: a sinistra un bivio (Colle Lecinone a destra; Monte Sterparo a sinistra), dritti si va a Fonte Bologna, svoltando a destra all'area di picnic.
È preferibile salire prima al Colle Lecinone (612 m.) attraversando un bel tratto di macchia mediterranea, poi allo scoperto si giunge sulla cima alquanto deludente poiché la veduta è limitata. A questo punto si prosegue seguendo il sentiero n. 335 (il segnavia è rosso-bianco-rosso) che collega il Lecinone al Monte Sterparo da cui dista circa 30 minuti. L'inizio del sentiero è nei pressi di un muretto che segue per pochi metri il confine della Riserva, accanto al casale abbandonato (forse utilizzato un tempo dai gabellieri).
Il cammino continua lungo la dorsale rocciosa ma con arbusti e alberelli lasciando ogni tanto intravedere la sottostante area cornicolana, lo splendido Monte Gennaro e l'aguzzo Monte Soratte. Il sentiero in lieve discesa (il dislivello è di 72 m.) inizialmente perde quota per poi risalire man mano che ci si avvicina allo Sterparo (566 m.) che, seppur più basso del Lecinone offre uno spettacolo di ampio respiro.
Estasiati da tale panorama si può tranquillamente tornare al predetto quadrivio seguendo il sentiero n. 333 (rosso-bianco-rosso) e quindi riscendere lungo lo stradone.