Etimologicamente
il vocabolo Ruffi deriva dal cognomen romano Rufus; tale gens
infatti era molto presente nella Valle del torrente Fiumicino
o Giovenzano (nel Medioevo infatti tutto il comprensorio era
chiamato Massa Giovenzano).
Tra la Valle dell'Aniene e quella del predetto torrente si
estendono i Monti Ruffi che in un passato molto remoto, che
va dal Paleolitico fino alla scoperta ed utilizzo dei metalli,
erano interessati da itinerari utilizzati per la transumanza.
Per attraversarli molto frequentato era un sentiero che, passando per Prato Marano e poi la Piana del Merro, collegava Le Prata (ad occidente del paesino di Rocca Canterano) con l'attuale territorio comunale di Anticoli Corrado e di Saracinesco. L'importanza di questo itinerario a quel tempo è sottolineata dal ritrovamento di resti murari calcarei che costituivano delle fortificazioni situate sulle cime delle alture sotto cui scorreva l'Aniene e quindi destinate a controllarne la Valle.
A
Canterano infatti una delle attrattive da visitare è
costituita proprio dalle mura ciclopiche di età protostorica
situate in località Croce.
A Subiaco, e per la precisione
nel monastero
di S.Scolastica, si conservano molti reperti risalenti
a quel tempo testimonianze di come la presenza dei fiumi e
delle sorgenti fosse particolarmente utile per gli uomini
primitivi facilitandone l'insediamento.
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