Deboli i ricordi, sì; mi aiutarono a risvegliare le memorie sopite o sfocate, alcune fotografie del tempo, dove ero con i calzoni corti, con la lingua di fuori, a leccarmi una guancia, le mani in tasca, i capelli biondi con la riga da una parte,il ciuffo biondo dall’altra; gli occhi verso chi scatta la foto. E tra queste fotografie in bianconero, (il colore doveva tardare a venire), rare invero, (allora non ne giravano molte di macchine fotografiche, e noi non ce l’avevamo di certo; non ce la potevamo permettere davvero!) Tra queste fotografie, dicevo, ce n’è qualcuna di mio padre con la divisa di arbitro di calcio.
Era un buon arbitro? Non so dirlo, né tanto meno lo sapevo allora da bambino; so che ogni tanto la domenica spariva con la valigetta con dentro la sua divisa, della quale era molto geloso; mamma doveva averne grande cura, la-varla, stirarla e piegarla per bene; ci teneva, papà, eccome!
Ma papà era molto focoso, lo sanno bene quelli che lo co-nobbero; e questo suo caratterino, in campo doveva necessariamente farsi sentire. Ci raccontava spesso che una volta ammonii e cacciai dal campo non so quanti giocatori, per falli e proteste; ma fui onesto, non guardai in faccia nessuno, ne espulsi tanti da una parte e tanti dall’altra; e alla fine fui costretto a sospendere la partita per mancanza di forze in campo, come da regolamento, aggiungeva, tutto contento…
Papà decio, coi suoi tanti difetti ma anche coi suoi tanti me-riti, era fatto così, prendere o lasciare; e gli amici non lasciarono mai; gli volevano bene tutti, così come lui voleva bene a tutti.
Quando non arbitrava, era sugli spalti del campo ripoli, da tifoso qual’era, e mi portava con lui a vedere la par-tita. E dato il suo carattere, che al di fuori del campo s’accendeva per le azioni, e più ancora per le decisioni arbitrali (gli arbitri, quelli in campo, per lui avevano sempre torto!); e come gli altri, gridava, inveiva, e partecipava alle consuete risse domenicali del dopopartita.
Un giorno, una sua partecipazione alla rissa di turno, fu notata e annotata da qualcuno della sezione arbitri locale, e fu riporta in sede.
Fu così che smise di arbitare…
Marcello de Santis
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