A questo punto occorre stare attenti per individuare sulla destra, in basso nella valle, a circa 800 metri di distanza dall'azienda predetta, immerso anch'esso nella fitta vegetazione tale da renderlo occultato alla vista di un osservatore distratto, Ponte Caipoli.
Visitato il ponte, si ripercorre a ritroso la sterrata Via della Moletta si supera il punto dove si era iniziato a percorrerla andando sempre avanti e risalendo la salita fino ad incontrare la strada asfaltata (su cui è situato l'areoporto) che porta a Gallicano. La si attraversa e si riprende nel bosco il sentiero sterrato e ben tracciato (qui ci sono anche segnali del CAI bianco e rossi) fino a raggiungere Ponte Taulella. Molto bello il sentiero che continua dalla parte opposta del Ponte da cui si è venuti. Se si desidera lo si percorre nel sottobosco ombroso e si arriva alla località Mole di Pance.
Altrimenti, dopo aver visto Ponte Taulella si torna indietro.
Subito prima dell'azienda agricola di colle s. Angeletto, una via sterrata conduce a una vasta Cisterna Romana a pianta di trapezio rettangolo, in caementicium di scaglie basaltiche. Purtroppo la copertura, tranne che nel piccolo ambiente all'angolo Est coperto a botte, è completamente crollata. È stato appurato che nella parte centrale c'erano dei pilastri atti a sorreggere le volte a botte o crociera (ne restano le impronte sui muri perimetrali coperti da intonaco in cocciopesto (gli antichi Romani lo chiamavano Opus signinum, termine latino derivante dalla città di Segni (Signa), presso Roma, dove secondo antiche fonti fu inventato. Vitruvio ne descrive la fabbricazione e l'uso).
La cisterna, semi ipogea a monte, rivolge la punta del trapezio verso il fosso Mole di Pance per offrire maggiore resistenza allo scoscendimento del terreno. La strada campestre di colle S. Angeletto raggiunge la Maremmana Inferiore di fronte alla Fonte di Passerano, un sentiero lungo un canale di bonifica conduce a delle sorgenti termominerali solfureo ferruginose, che sgorgano da un bottino, attinte ad uso potorio e idropinico, fino a qualche anno fa ombreggiate da folti pioppi.
Proseguendo lungo la via Maremmana verso il Castello di Passerano , lo si vede nella sua maestosità dell' alto torrione ellittico tra i fianchi boscosi di colle Selvotta e colle Selva. Si raggiunge il piazzale sottostante il maniero.
Se invece si rinuncia ad arrivare fin qui, allora si ripercorre dopo la visita a Ponte Taulella il medesimo percorso dell'andata fino a tornare in Via di Ponte Amato dove abbiamo iniziato il nostro itinerario.