Sul lato sinistro della facciata si erge l'originario campanile di stile romanico alto circa 45 m., a pianta quadrata ed a tre piani con monofore divise da colonnine, arcate e decorazioni. La basilica, chiamata Duomo, dette il nome alla via e alla piazza antistante. In piazza del Duomo, così come nella vicina Piazza Domenico Tani (ex Piazza dell'Olmo), nel 1500, si giocava a pallone e, dice una cronaca, "non certo con piacere dei commercianti, perché le tavole marmoree del pesce, le ceste di pomodori, i sacchi della biada e del grano, delle uova, subivano, con invidiabile frequenza, la carezza di una pallonata; e non c'è affatto da descrivere tutto quello che ne seguisse."
L'arco alla destra della chiesa è detto del Macello in quanto in quei paraggi si trovava l'ex mattatoio comunale fondato dal gonfaloniere Paolo dei Conti Posterla, nell'anno 1840. Il 17 luglio di ogni anno la processione (anche se ormai da 50 anni è sospesa) di S.Sinforusa, passava sotto l'arco; per una corrente d'aria che si formava (e si forma) nel sottopassaggio, le candele della "macchina" recante il busto berniniano della Santa Martire, sembrava si spegnessero e, appena superato l'arco, si riaccendessero.
La gente vedeva in ciò un chiaro segno del martirio della tiburtina S.Sinforosa, la quale nei pressi, fu trascinata per i capelli.