Una passeggiata nel centro storico di Palestrina

Partenza: Chiesa di Santa Lucia, Via degli Arcioni.
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In questa pagina vi proponiamo un breve itinerario che vi porterà ad apprezzare i luoghi e gli scorci più belli del centro di Palestrina ed il suo patrimonio storico artisticco davvero unico.
Il nostro percorso inizia da via degli Arconi, corrispondente al lato meridionale dell'antica Praeneste dove si trovano le rovine del Propileo , un edificio rettangolare in opera laterizia databile all'epoca imperiale. Si tratta di una struttura complessa formata da vashe e nicchie per fontane, quindi certamente un ninfeo. Esso arricchiva, insieme ad un secondo ninfeo oggi quasi completamente scomparso, l'ingresso monumentale alla città dalla strada assai antica proveniente dalla costa, poi divenuta urbana. A pochi metri è presente una delle più grandiose cisterne della città, suddivisa in dieci ambienti paralleli coperti a volta e arricchita all'esterno da una serie di nicchie.


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Nella città di Palestrina si conservano numerose cisterne di età imperiale che testimoniano l'esistenza di un efficiente sistema di approvvigionamento idrico. Sempre su Via degli Arcioni ci sono gli undici locali che hanno dato il nome alla via, utilizzati come tabernae.
Al termine di queste, svoltando a sinistra, ci troviamo di fronte alla Porta del Sole , una maestosa porta delle mura della città realizzata nel 1642 per volere dei Barberini come testimonia il simbolo, che domina nel centro, del sole sormontato dallo stemma dei Barberini (mancano le api che furono eliminate nel 1798). Oggi la Porta si presenta a noi, dopo i rimaneggiamenti degli inizi del XVIII secolo con un coronamento merlato e un ricco portale, affiancato da coppie di colonne doriche che sorreggono timpani spezzati, a loro volta inseriti in un timpano intero. Davanti alla porta gli scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti di una strada romana, sostenuta da muri in opera poligonale e in opera incerta e parte di una porta della cinta romana, in opera quadrata di tufo, datata al II secolo a.C..

Attraversiamo la Porta e proseguiamo fino a raggiungere via Ancia che ci conduce direttamente in Piazza Margherita, la piazza principale della città dove sorge la Cattedrale di S. Agapito con il suo bel campanile del XII secolo. L'importanza storica di questo luogo è testimoniato dal fatto che qui un tempo vi era il foro romano dell'antica Praeneste. Dalla piazza si accede, attraverso il portone a sinistra del Seminario, all'Area Sacra a pianta basilicale, da cui si arriva alla Sala Absidata e alla meravigliosa grotta naturale, meglio conosciuta come l'Antro delle Sorti, dove è conservato un mosaico del I secolo a.C..
Continuiamo quindi lungo Corso Pierluigi da Palestrina fino ad incrociare sulla destra via Leonardo Cecconi, una piccola via in salita che ci conduce alla casa natale del famoso compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina, oggi sede di un museo che conserva una notevole raccolta di musica sacra.


Ingrandisce foto Scorcio di Via San Biagio

Proseguendo la salita, tenendosi sulla sinistra, si giunge in via del Carmine dove ha sede la Biblioteca Comunale Fantoniana di Palestrina (il nome deriva dal suo fondatore, il padre carmelitano Sebastiano Fantoni). Al suo interno, divisi in diverse sezioni, sono conservati circa 6.000 volumi con testi del XVI, XVII e XVIII secolo, di grande interesse per appassionati e studiosi.
Riscendendo per via Orazio Marucchi torniamo su Corso Pierluigi da Palestrina per prendere immediatamente sulla destra Via del Tempio dove al numero civico 1 vi è Palazzo Verzetti, oggi sede del Municipio di Palestrina. Molto caratteristico è il cortile interno del palazzo, ornato da alcuni resti di capitelli antichi e da uno splendido mezzo busto.
Subito dopo, sempre sulla destra, prendiamo la caratteristica Via di San Biagio, una stretta via con scalini dal tipico sapore medievale che la rende uno dei percorsi più interessanti della città.

Svoltando a destra arriviamo alla chiesa di Sant'Antonio Abate, con l'annesso convento dei padri Carmelitani, una delle più interessanti testimonianze della cultura artistica, architettonica e religiosa della città di Palestrina, tra il XVI e il XVII secolo. La chiesa, che sorge nei pressi del maestoso Santuario pagano della dea Fortuna, è assai frequentata dai cittadini che sono molto devoti alla Madonna del Carmine, qui venerata dall'antica confraternita.

Dopo aver visitato la chiesa torniamo, prendiamo via dei Calederai, sulla destra della chiesa, e riprendiamo la salita su via del Tempio che ci conduce, dopo un paio di tornanti, su via Barberini, proprio di fronte la chiesa barocca di S.Rosalia, inglobata architettonicamente nel Palazzo Barberini, dove fino al 1938 era custodita la famosa Pietà di Palestrina, scolpita da Michelangelo tra il 1547 ed il 1559 (oggi l'originale è però nella Galleria dell'Accademia a Firenze mentre una copia è esposta nella Cattedrale di S.Agapito).
Subito dopo la chiesa di S.Rosalia vi è l'ultima tappa del nostro itinerario: il Palazzo Barberini con la sua splendida entrata, oggi sede del Museo Archeologico di Palestrina. Qui è possibile acquistare i biglietti che consentono la visita sia del Museo che dell'area archeologica del Santuario della Dea Fortuna.

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