In particolare Lotario si dette molto da fare per fornire Poli di un'adeguata risorsa idrica prelevandola da S.Martino senza contare che voleva seriamente rinnovare urbanisticamente anche lo stesso paese affidandone la realizzazione all'architetto aretino Lambardi a cui aveva affidato l'ammodernamento del Palazzo. Ma vediamo in particolare come la fontana è fatta; essa è ubicata al centro di una vasca dalla forma semicircolare e con un'enorme nicchia. Due colonne sorreggono il timpano che al centro presenta uno stemma. Due piccole vasche sono poste lateralmente; un'aquila sovrasta ciascuna vasca che è stata, nel suo incavo, affrescata finemente.
L'insieme della struttura è fatta in modo da suscitare in chi la guarda l'impressione che il tutto sia scavato nella roccia ma, a ben guardare, quest'ultima non è altro che stucco ben lavorato e variegato nella colorazione.
Riprendendo
la nostra visita virtuale (interrotta dalla divagazione sulla
fontana rustica), ci accorgiamo che il piano nobile del Palazzo
viene raggiunto tramite una scalinata abbastanza larga con
copertura a volta, scalinata che unisce l'androne con un ballatoio
(le cui pareti sono totalmente dipinte) dal quale si accede
sia alla cappella privata sia al resto delle stanze (alcune
delle quali risultano affrescate in modo mirabile).
Molto interessante ad esempio è la volta della sala
che si apre a sinistra del salone così come particolarmente
artistica risulta la realizzazione del salone un tempo utilizzato
per rappresentanza.
Molto apprezzabile risulta la decorazione, operata verso la
fine del Cinquecento, della loggia così come sono interessanti
gli affreschi della cappella privata.
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