l'altra
(situata anteriormente) a ovest risale ad un periodo più
recente, il Cinquecento, secolo in cui da Rocca l'edificio
fu trasformato in Palazzo ove risiedeva il barone.
Colui che iniziò tale trasformazione della costruzione
fu Lotario II Conti ma solo due secoli dopo, vale a dire nel
XVIII sec., tale ristrutturazione fu completata sotto don
Giuseppe Lotario Conti che diede anche una definitiva sistemazione
alla piazza antistante il Palazzo.
Le due prima accennate parti del Palazzo sono servite da un
unico ingresso. Ben conservato ed artistico è il portale
in stile fine Rinascimento (come attesta un'iscrizione locale);
l'ingresso, a cui si accede tramite un bel porticato, si apre
sulla piazza antistante.
Dagli studi compiuti sembra che sia detta piazza che il porticato siano databili sempre negli anni in cui fu realizzato il portale. Iniziamo la nostra visita: varcando il portone ci si imbatte in un magnifico androne caratterizzato dalla presenza di grottesche (decorazioni dipinte o a stucco con motivi fantastici ispirantisi alle pareti affrescate della Domus Aurea di Nerone),quindi segue un cortile (bellissime sono le pitture e la fontana) per poi accedere nelle stanze che costituiscono l'appartamento di Torquato I.
Prima di continuare però la nostra visita virtuale, occorre dare ulteriori informazioni sulla predetta, splendida fontana. Oggi purtroppo essa non è più in funzione; Lupidio Fontanero dette il suo contributo come idraulico alla realizzazione del monumento; di ciò danno notizia gli Archivi Conti che ci informano anche sulla data: 15 ottobre 1599 (il che lascia intendere che questa parte del palazzo era già stata realizzata secondo lo schema attuale). Dagli studi compiuti si può ipotizzare con una certa sicurezza che la fontana in origine era totalmente dipinta; essa, realizzata in stile rustico da un ignoto artista (secondo alcuni lombardo), fu probabilmente voluta da Lotario II Conti e rientra tra i lavori che egli fece fare negli ultimi anni del Cinquecento e nei primi del Seicento per ristrutturare il Palazzo ammodernandolo ed abbellendolo.