Il Palazzo baronale Conti

Il Palazzo baronale di Poli fu proprietà dei Conti fino al 1808 in quanto, essendo morto senza eredi Michelangelo Conti, subentrarono il duca Francesco Sforza Cesarini prima e Giovanni Torlonia poi. Chiaramente anche il paese di Poli seguì la stessa sorte del Palazzo e passò sotto gli Sforza prima e sotto i Torlonia poi.
Il Comune di Poli occupa, come sede, il pianterreno dello splendido Palazzo; utilizzati invece come abitazione privata i restanti locali dei piani superiori visitabili solo su richiesta. L'edificio avente una pianta quadrata, si innalza sul tufo ma non è molto ben conservato poiché limitati sono stati finora gli interventi di restauro che invece dovrebbero essere avviati al più presto per salvaguardare sia l'esterno che l'interno dello storico edifici.

Il Palazzo baronale Conti di Poli
Ingrandisce foto Il Palazzo baronale

Il Palazzo risulta, esaminandone l'architettura, costituito da due parti ben delineate e di diversa datazione. Quella esposta verso est (rimane dietro) è chiaramente di epoca più remota, infatti risale all'epoca degli Oddoni (ultimi anni del Mille) e di quel tempo restano le mura e le finestre della Rocca medievale;

l'altra (situata anteriormente) a ovest risale ad un periodo più recente, il Cinquecento, secolo in cui da Rocca l'edificio fu trasformato in Palazzo ove risiedeva il barone. Colui che iniziò tale trasformazione della costruzione fu Lotario II Conti ma solo due secoli dopo, vale a dire nel XVIII sec., tale ristrutturazione fu completata sotto don Giuseppe Lotario Conti che diede anche una definitiva sistemazione alla piazza antistante il Palazzo.
Le due prima accennate parti del Palazzo sono servite da un unico ingresso. Ben conservato ed artistico è il portale in stile fine Rinascimento (come attesta un'iscrizione locale); l'ingresso, a cui si accede tramite un bel porticato, si apre sulla piazza antistante.

Il Palazzo baronale di Poli
Ingrandisce foto Fontana secentesca

Dagli studi compiuti sembra che sia detta piazza che il porticato siano databili sempre negli anni in cui fu realizzato il portale. Iniziamo la nostra visita: varcando il portone ci si imbatte in un magnifico androne caratterizzato dalla presenza di grottesche (decorazioni dipinte o a stucco con motivi fantastici ispirantisi alle pareti affrescate della Domus Aurea di Nerone),quindi segue un cortile (bellissime sono le pitture e la fontana) per poi accedere nelle stanze che costituiscono l'appartamento di Torquato I.

Prima di continuare però la nostra visita virtuale, occorre dare ulteriori informazioni sulla predetta, splendida fontana. Oggi purtroppo essa non è più in funzione; Lupidio Fontanero dette il suo contributo come idraulico alla realizzazione del monumento; di ciò danno notizia gli Archivi Conti che ci informano anche sulla data: 15 ottobre 1599 (il che lascia intendere che questa parte del palazzo era già stata realizzata secondo lo schema attuale). Dagli studi compiuti si può ipotizzare con una certa sicurezza che la fontana in origine era totalmente dipinta; essa, realizzata in stile rustico da un ignoto artista (secondo alcuni lombardo), fu probabilmente voluta da Lotario II Conti e rientra tra i lavori che egli fece fare negli ultimi anni del Cinquecento e nei primi del Seicento per ristrutturare il Palazzo ammodernandolo ed abbellendolo.

Avanti >>

Nei dintorni

Approfondimenti

    Le guide di Tibursuperbum

    Con il patrocinio del Comune di Tivoli, Assessorato al Turismo

    Patrocinio Comune di Tivoli

    Assessorato al Turismo