Il 29 giugno del 1625 fu realizzata, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, la prima infiorata ad opera di Benedetto Drei, in Vaticano. Altra data importante nella storia della nascita dell'Infiorata fu il 1633, anno in cui un allievo del grande Gian Lorenzo Bernini, Stefano Speranza, fece un quadro floreale. Il passo decisivo per la sua diffusione fu la successione del Bernini al citato Drei, quando questi morì. Col Bernini, che era all'avanguardia per realizzare le feste, si diffuse anche nei Castelli Romani - e poi a poco a poco in molti paesi del Lazio- la consuetudine di realizzare tappeti floreali.
Le popolazioni li fecero in occasione della processione del Corpus Domini (Genzano, Pisoniano...) o nell'ambito di processioni mariane (Gerano per la Madonna del Cuore; Tivoli per l'arrivo della Vergine di Quintiliolo nel Duomo tiburtino).
Orbene, sembra che già dalla seconda metà del Settecento, come attestano gli archivi parrocchiali, anche a Pisoniano prese piede la consuetudine di fare l'Infiorata per il Corpus Domini, la solennità più importante dell'anno liturgico della Chiesa Cattolica essendo la rievocazione della liturgia dell'Ultima Cena di Gesù Cristo con gli Apostoli.
Come si sa questa solenne festa fu istituita dalla Chiesa l' 8 Settembre 1264 a seguito del miracolo di Bolsena avvenuto nel 1263.
In breve questi i fatti. Un sacerdote boemo, recatosi in pellegrinaggio a Roma per pregare essendo assalito da dubbi circa la transubstanziazione, tornando dall'Urbe, pernottò a Bolsena e il mattino seguente, celebrando la messa, all'atto della frazione dell'Ostia, la vide trasformarsi in carne. Fuoriusciva sangue. Capì che stava avvenendo un miracolo e, volendo nascondere ai presenti l'accaduto, terminò in fretta la celebrazione; poi, avvolta l'Ostia nel "corporale" di lino, si diresse subito in sacrestia. Ecco perché ancora oggi, durante la processione del Corpus Domini, il sacerdote o il vescovo avvolge l'ostensorio, contenente l'Ostia consacrata, con il corporale che altro non è se non un panno di lino.
A Pisoniano, la tradizione di spargere fiori o di realizzare splendidi tappeti floreali multicolori in occasione del passaggio della processione del Corpus Domini, si è mantenuta con alterne vicende ma è innegabile il suo crescendo di livello artistico.
Grazie al lavoro di centinaia di persone che riducono in minuti pezzetti le corolle e gli steli di migliaia di fiori e quintali di altro materiale (segatura colorata, corteccia di alberi ecc), viene fatta una guida floreale (lunga ben 120 metri e larga 3), che ricopre quasi tutta via Roma, il borgo.
Particolarmente bella la notte che precede l'Infiorata. Il borgo si anima: tutti, grandi e piccini, sono al lavoro con passione, entusiasmo. Sul selciato sono posti i disegni secondo i bozzetti progettati che vengono poi realizzati con fiori. Il paese diventa un'unica grande famiglia che, accomunata dal lavoro, scherza e si appassiona per realizzare questo grande tappeto di fiori.
Quando spunta l'alba l'opera è finita: un risultato eccezionale!
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