La "cantina" col suo mite clima all'interno è in grado di conservare in maniera ottimale i fiori destinati agli otto quadri disegnati sul selciato della Piazza principale del paese. Si deve creare una guida floreale, lunga oltre trenta metri e larga cinque. A monte di tale guida viene collocata un'arcata lignea in stile gotico, realizzata da un pittore bavarese nel XIX secolo; sotto l'arcata centrale la mattina successiva sarà collocata la macchina processionale col dipinto della Madonna del Cuore. La parte iniziale della "guida" è invece sempre arrotondata e reca l'anno corrente in cui l'Infiorata è fatta. La mattina della festa, a mattino inoltrato, inizia la processione. La precedono il rullare di antichi tamburi di età napoleonica; passa per le vie del paese fino ad arrivare nella Piazza dove è l'Infiorata e sulla quale passa solo la macchina processionale.
Ai margini esterni della "guida" le fanno da ala sia i confratelli della Congregazione della Madonna del Cuore, vestiti con lunghi camici bianchi e corte mantelline celesti, sia quelli della Confraternita di San Rocco, con le mantelline verdi. Tutti i presenti, i celebranti e i fedeli osannano la Vergine il cui quadro è posto sull'altare sotto il predetto arco gotico.
Come è nata l'Infiorata? Le sue origini sarebbero da ricercare nelle leggendarie vicende del dipinto della Madonna del Cuore. Nel 1729 il dipinto sarebbe stato portato a Gerano da due gesuiti, qui giunti per predicare le missioni. Le fattezze della Vergine avrebbero fatto innamorare i geranesi che avrebbero pregato i due religiosi di non portare più via il dipinto. Questi però avrebbero rifiutato ma, ogni volta che tentavano di lasciare Gerano col dipinto, sarebbe iniziato a piovere.
Ciò fu interpretato come un segno celeste: la Madonna desiderava restare a Gerano.
Fu così che i geranesi, per gratitudine, decisero di dedicarLe l'Infiorata, da molti ritenuta la più antica d'Italia.