La primitiva chiesa è del IX-X secolo. Fu il primo edificio sacro ad essere costruito tra le abitazioni del castrum Girani sul trivio delle strade che partivano da Porta Maggiore (poi S.Lorenzo), Porta Amato e Porta Cancello. Apparteneva alla diocesi tiburtina; era in semplice stile gotico insieme alla possente e isolata torre campanaria. Il 12 ottobre 1564 il vescovo di Tivoli, Giovanni andrea Croce, vi effettua la prima visita pastorale. Nel 1581 il Censi ricorda che la chiesa aveva ancora una forma quadrata, era tutta bianca ed era coperta da tavole, senza pavimento.
Nel 1625 e nel 1675 fu attaccata per ben due volte dal fuoco per cui si operarono delle ristrutturazioni e ampliamenti dell'edificio nel 1675 (nel 1640 il Card. Barberini aveva dato mano ad un primo ampliamento). Sembra che solo nel XVII secolo prese il definitivo titolo di Santa Maria Assunta.
La chiesa a quel tempo (come ricorda Don Luciano Lelli) aveva ancora due entrate: uno sull'attuale piazzetta di S.Maria, l'altro dietro l'altare maggiore verso la torre campanaria (con cinque campane di distinto suono e volume) allora isolata dal resto del corpo della chiesa. Nel 1829, morto don Lelli, viene inviato qui da Subiaco don Giovanni Battista Piccioni; egli chiese a papa Pio IX dei finanziamenti per ristrutturare la chiesa fatiscente. Dopo vari tentativi di ottenere i mezzi necessari per altre strade si arrivò all' ampliamento attuale di stile rinascimentale (1835-1851) su progetto dell'Architetto G. Valadier e realizzato successivamente (1873) dall'Architetto G. Castagnola
Vi sono custoditi, in primis, il quadro della "miracolosa immagine" della Madonna del Cuore (1727), un olio su tela del pittore Sebastiano Conca di Gaeta (1680- 1764); la tela della Madonna del Rosario (scuola Maratta) e il reliquiario argenteo di S. Anatolia (scuola del Bernini). Nel primo citato quadro, sovrastante l'altare maggiore, la "Madonna del cuore" appare seduta in atteggiamento regale. Col braccio destro sostiene il Bambino completamente nudo. Bellissimi i due Volti in cui spicca una levigata purezza. La vergine ha la testa leggermente inclinata; colla mano sinistra porge il materno suo Cuore.
Una riproduzione del quadro fu donata a Pio VI. In onore della Madonna del Cuore dal 1770 il popolo di Gerano allestisce ogni anno la tradizionale Infiorata. La chiesa ha visto il succedersi di lavori di ristrutturazione tra il bicentenario del 1929, il 250° anniversario della Madonna del Cuore del 1979-80 e il consolidamento dopo il terremoto del 2000.
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