Sembra quindi sicura una datazione del complesso ai decenni finali del II secolo a.C., confermata del resto dalle decorazioni pittoriche di I stile e dall'analisi stilistica dei capitelli e delle statue. In posizione dominante sul Foro e sulla città, si articola su terrazze artificiali collegate da rampe e scalinate, culminanti in un'ampia cavea di forma teatrale, coronata da un portico e da un tempietto circolare. Tutto il complesso del santuario ruota su una serie di terrazze sovrapposte, collegate da rampe e scalinate, perfettamente assiali al tempio superiore e alla statua di culto, che rappresentava il centro ideologico di tutto il sistema.
Attualmente, l'area archeologica si compone di due parti. La parte inferiore comprende: il Foro, la Basilica, il Solarium, l'Erario, il Tempio vero e proprio dove venivano dati i responsi dell'oracolo, la Grotta dove essi venivano custoditi nel cofanetto d'olivo ed infine il passaggio segreto che univa il Tempio con la Grotta e la Sala absidata.
Nella parte superiore si trovano: il colonnato semicircolare ed il Palazzo baronale dei Principi Barberini (che ospita il Museo Nazionale Prenestino); in una sala del museo è custodito il famoso mosaico del Nilo che ornava il pavimento della sala absidata.